Indovinello: In tutta Europa…
In tutta Europa è lo sport più famoso
C’è chi lo gioca e chi è solo tifoso
Ma se te ne danno uno al sedere
Non sarà certo con tuo grande piacere.
Di che gioco si tratta mio valoroso?
Indovinello: Molti le usan…
Molti le usan per poter volare
e non si bagnan se le tuffi in mare
tu le usi per scrivere e disegnare
ma non sono matite, come puoi pensare
di cosa si tratta, prova a indovinare
Scogli
Battuto dal sole sferzato dal vento
vorrei sprofondare in un solo momento
se poi ci si mette il mare in tempesta
allora sì che è completa la festa
Fare lo scoglio è un vero tormento
Ognuno è uno scoglio sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole
ed è subito sera
Sotto il monte ancora innevato
Sotto il monte ancora innevato
Le margherite rallegrano il prato
Con gorgogliante e vivace corrente
Fra ciottoli e sassi scorre il torrente
Dopo mille primavere sempre immutato
Indovinello: “Bianco di marmo…
Bianco di marmo o di bronzo nero
ritrae solo un personaggio austero
Per esibire un vitino di vespa
lo indossa allegra le sere di festa
Cosa accomuna la leggiadra e l’austero?
Murillo di strada
A dispetto del suo grande talento
dipingeva soltanto sul pavimento
pitturava santi madonne e puttini
ma la sua passione erano i bambini
quelli di strada dall’aspetto macilento
Labrador
Steso come un tappeto sul pavimento
sembrava più assorto che scontento
ignorava il via vai della gente
con aria del tutto indifferente
Quel grande labrador dallo sguardo sapiente
Il moscone
Due galleggianti due remi e un seggiolino
ecco fatto un moscone o pattino
Pesante a terra è leggero in mare
ma per muoverlo devi remare
e tira su i remi se ti vuoi tuffare
Campo di Siena
Il campo di Siena di notte
Sei mai stato nel Campo di Siena
in una notte di luna piena
quando del Palio non resta più niente
né fanfare né cavalli né gente
in quell’antica conchiglia serena?
Dog’s caffè
Accanto alla ciotola, come puoi vedere dalla foto che ho scattato con il telefonino, c’è anche una brocchetta piena d’acqua fresca che serve a riempire nuovamente la ciotola dopo che il cane si è abbeverato.
L’iniziativa, a costo zero, mi è sembrata molto utile perché i cani di passaggio nella zona sono numerosi e le opportunità di dissetarsi sono, invece, del tutto inesistenti. Un tocco di simpatia aggiunto è, poi, rappresentato dal piccolo cartello sulla colonna che spiega la funzione di ciotola e brocca.
L’obbedienza
Questa scritta, sbiadita nei suoi caratteri e, temo, anche nel suo significato, compare ancora sul muro ridipinto del complesso di Santa Cristina a Bologna, sapientemente restaurato e adibito ora, in gran parte, ad edificio universitarioPer lungo tempo, come si può facilmente immaginare, l’edificio era stato una caserma ed il monito ricordava ai soldati che si avviavano verso il centro della città in libera uscita, uno dei cardini della loro condizione di militari in servizio.
Non so chi abbia pensato questo motto né chi lo abbia fatto scrivere sul muro d’ingresso della caserma, a suo tempo, ma mi sembra significativo che i restauratori, che hanno riadattato magistralmente l’intero complesso ad uso civile e culturale, abbiano dato ordine agli imbianchini di “rispettare” quella scritta, mentre ridipingevano di giallo l’intera parete, come fosse un affresco, testimone di un passato che non doveva essere cancellato e rimosso dalla memoria.
In questi tristi giorni di non-guerra alla Libia, in cui il nostro Paese sembra vivere in uno stato confusionale penoso per inadeguatezza delle sfere decisionali e di comando, il motto sull’obbedienza, sbiadito e rispettato ricordo di un passato sfarinato, mi è sembrato patetico.