Per tre giorni si comportò da persona normaleNiente di strano tutto tranquillo quasi banaleMa il suo carattere lo attendeva in agguatoSi insinuò fra la sua lingua e il suo palatoGli calcт il cappello e cominciт a bestemmiare
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Adolescenza
Accarezzando l’ultimo modello di telefoninoImmaginava un lontano futuro destinoLe gelide notti in un’oscura cavernaSenza neppure il lume di una lanternaCondannata a scontare una solitudine eterna
Arbusto genealogico
Aveva la mania d’inventarsi antenatiPurché fossero illustri e rinomatiD’inverno li prediligeva scienziatiMentre d’estate toccava ai letteratiPurché beninteso fossero invetati
Senza fretta
Era uno di quei libri che si leggono adagioSenza fretta senza entusiasmo senza disagioAl contrario di un giallaccio furenteChe sfogli con ritmo impazientePretendeva la pazienza di uno studente
Afasia
Le parole gli si fermavano in golaMute e straziate dentro una tagliolaI pensieri gl’intasavano la testaUrlanti come una folla molestaIn cerca di una piazza dove fare festa
Simbiosi
In un campo coltivato infestato da serpentiUna servizievole mangusta aguzzava i dentiPregustando un succoso boccone prelibatoAlle spese di un temibile serpente maculatoNemico mortale di contadini imprudenti
L’effimero
Voleva scrivere una frase memorabileUn pensiero profondo indimenticabileDegno di essere scolpito sul granitoMa scelse invece la sabbia del marePer esser certo di poterlo cancellare
Supermago
Insoddisfatto dei modesti risultatiPensò che i metodi fossero sbagliatiCosì incaricò un mago internazionaleDi guidare la marcia trionfaleMa non accade niente di speciale
Il duomo di Modena
clicca qui per vedere altre sculture del duomo Il duomo di Modena cara miaÈ la più bella chiesa che ci siaQuesto adagio del tutto inventatoÈ scientificamente provato e verificatoSe non ti fidi ti faccio vedere il certificato
La fame
Hai mangiato abbastanza mi chiedevaNon se ero contento e mi piacevaL’ottimo cibo che mi aveva cucinatoRispettando le tradizioni del passatoContava soprattutto che mi fossi saziato
L’obelisco
Sotto l’antico obelisco dei FaraoniSi assiepano biciclette e pedoniPrivato del suo sacro significatoAnche come ornamento è trascuratoTestimone di un passato dimenticato
La ballerina
Ballava il valzer come un angiolettoCon eleganti movenze e ritmo perfettoEra la ballerina più leggiadra e leggeraLa più corteggiata e ambita della baleraLa stella più luminosa del sabato sera