Passare per la cruna di un ago sarebbe bello Senza usare per forza incudine e martello Ma la storia eterna maestra di vita Insegna che per farlo ci si schiacciano le dita Statistiche ufficiali negano ogni contropartita
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Un bel mestiere
Voleva fare il pittore lo scienziato o l’ingegnere Però andava bene anche un altro mestiereCome il ferroviere l’astronauta l’aviatoreIl musicista il romanziere il professoreAlla fine del giro optò per il carrettiere
La donna di sabbia
Una donna di sabbia in riva al mareChe un’ onda lunga sta per cancellareAspettava l’avverarsi della sua sorte Senza alcun sinistro presagio di morteCome un albero di una foresta secolare
Tombino fatale
Gli piaceva giocare col suo destino Come il gatto con un topolino Per vedere se aveva ancora fortuna Attraversava la strada guardando la luna Immune al traffico se lo inghiottì un tombino
Identità digitale
Inseguito dal tasso di scontoSi arrabattava dall’alba al tramontoNel cercare un cuneo fiscalePer scolpirsi un’identità digitaleE rifarsi una verginità fiscale
Mens vana in corpore sano
In una scatola da pizza quadrataVoleva condire la sua insalataAveva perso il senso delle proporzioniDel tempo dei luoghi delle funzioniPer questo imperversava per casa beata
Il generale
Con aria impettita quasi marzialeSe ne usciva al mattino dal portone centraleTenendo al laccio il suo cagnolinoCome fosse un temuto feroce mastinoFate largo popolo al signor generale
Calma piatta
Sui suoi desideri non aveva chiarezzaFluttuavano nel limbo dell’incertezzaPensieri confusi non ancora paroleFantasmi in un ombra priva di soleVele sgonfie in attesa di brezza
Autonomia
Volere e desiderare sono una debolezza Picconate inferte al muro di saggezza Costringono ad instaurare relazioni Null’altro che pesanti catene dure costrizioni L’autonomia è l’autentica ricchezza
Meteo funesto
Ad un tiepido luminoso sole autunnale Sorridono le foglie e le finestre del viale Giunto particolarmente inatteso e gradito Al posto di un funesto meteo smentito Ombrelli e pastrani si dovranno rassegnale
Foglie morte
Dimmi sinceramente da foglia a foglia Se non ti sei staccata dal ramo di malavogliaNon saresti rimasta ancora un po’ sul ramoAspettando che un bel vento ti portasse lontano?Non ci resta che marcire qui sotto senza tanto baccano
Mi fa il pieno di natura, per piacere?
O Artemide leggiadra cacciatrice Di selve e di boschi strenua protettrice Accetta le mie supplici accorate preghiere Diffondi fra gli uomini il tuo divino sapere Fa che rispettino la natura per il loro piacere