Dopo una vita grigia passata in giacca e cravattaIndossava una specie di variopinta gualdrappaAvrebbe voluto volar via con gli uccelliIl piumaggio e i loro colori gli sembravano belliDa vecchio li ammirava e li sentiva fratelli
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Gli sposi
Come il chiacchiericcio del vento nel caminoLe sussurrava parole segrete da vicinoLa loro intesa pareva immediata e totaleCome fulmine e tuono in un temporaleFra di loro stima ed affetto senza nulla di meschino
L’iracondo
Eruttava dalla bocca uno scroscio di paroleChe oscuravano la luce del soleLa sua ira esplodeva come un temporaleSenza neppure il preavviso di uno straleRadicata in una violenza primordiale
Il cordialone
Indossava un’aria sorridente e disponibileChe rendeva la sua pelle d’orso invisibileDispensava a vicini baristi e tranvieriOcchiate battute e sorrisi apparentemente sinceriPiù graditi e convincenti di quelli veri
Sua eccellenza
L’inizio del suo disegnare risaliva ad una nebbia mitologicaQuando imbrattava copertine e margini senz’alcuna logicaFortunatamente l’aumentar degli anni e degli affanniLo distolse dal disegno e dal causare altri danniDivenne un magistrato e non vorrei esser nei suoi panni
L’impavido
Restio a mettere il naso fuori dall’uscioViveva la solitudine di provincia come un guscioLa sua vita interiore si era dilatataA contrasto con la gracilità malandataUn assurdo incidente ne troncò la vita sprecata
Euforia
Con mille fantasmi che gli matteggiavano in testaSe ne stava in disparte fuori dalla festaCon madre e sorella che gli ciabattavano in casaSenza amici né una compagna affettuosaEra una foglia secca in una landa acquitrinosa
Il canale
Non alle spumeggianti acque di un torrenteTorna con nostalgia la mia menteMa alle placide rive di un canaleDove da ragazzo andavo a pescareLasciando la bicicletta contro un pioppo a riposare
Il condizionale
Dubbiosa fragile d’incerta moraleFra i modi predeligeva il condizionaleAmava i forse le ipotesi più improbabiliTemeva le solide certezze inoppugnabiliLe decisioni ferree ed irrevocabili
Il paiolo
La verità è la scoperchiaturaDi un paiolo pieno di spazzaturaSommerse da imposture e falsitàPuoi scoprire anche pepite di veritàSe cerchi con tenacia e buona volontà
Il soldatino
Oggi ho conosciuto un vero soldato Con un colbacco davvero smisurato Aveva scarpe con suole chiodate Baffi e basette lustre e impomatate Era quasi più vero di quello sognato
Mille voci
Occorrono mille voci per raccontare una storiaDi mille uomini occorre voce e memoriaOgni storia e’ un bel mosaico coloratoAnche per la ricchezza di colori sarà ricordatoIl grigio di una sola voce sarebbe dimenticato