Resilienza

Ti sei messo anche tu a sparare terzine dantesche a tradimento? Io no, ma ho notato che va molto di moda, peggio della rucola. … e dei virologi. Alla fine della pandemia sarà un bel problema farli rientrare nei cassetti dove stavano prima Ho sentito che alcuni vogliono mettersi a cantare per farsi vedere ancora […]

Il nuovo

Di fronte al nuovo si tuffava nella memoriaNe cercava un precedente nella storiaSenza stupore istintivamente lo cercavaNell’ impronta indelebile che il passato lasciavaDi un ricordo inespresso di un’entità illusoria

A nuova vita

Nella vecchia casa nei vuoti appartamentiDa tempo abbandonati dagli esseri viventiAnche le tappezzerie consunte ed annoiateAttendono sbiadite smunte slavateDi esser finalmente smontate e riciclate

In pace

Nel tremolio ansioso d’ignari candelieriDietro sguardi eloquenti zigzag di pensieriVolavano i sussurri di lingue velenoseRancori minacce vendette invidiosePerfino le ombre sibilavano minacciose

Il falegname

Del falegname la pazienza vigorosaAmo molto più di ogni altra cosaNei trucioli ribelli abbandonati e calpestatiPiù che nei manufatti finiti e lucidatiSi spegne la sua libertà più fantasiosa

Il risveglio

Il manto fumoso dell’oscurità notturnaSoffocava il ritorno della luce diurnaNella casa fredda e male illuminataStentavamo a cominciare la nuova giornataImmobili come tronchi di una foresta pietrificata

Senza fine

Con un entusiasta applauso coloratoFu accolto l’ultimo verso di quel canto alatoMa nell’aria la musica continuava a vagareAnche dopo la fine continuava a suonareSenza che alcuno la potesse fermare