Ti sei messo anche tu a sparare terzine dantesche a tradimento? Io no, ma ho notato che va molto di moda, peggio della rucola. … e dei virologi. Alla fine della pandemia sarà un bel problema farli rientrare nei cassetti dove stavano prima Ho sentito che alcuni vogliono mettersi a cantare per farsi vedere ancora […]
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La stima
Mio giovane amico sconsideratoNon sai che guaio hai combinatoLa fiducia e la stima della genteSi conquista molto lentamenteMa per perderla basta un niente
Il cortile
Era soltanto un cortile quadratoCon sassi di fiume per selciatoUn grande fico s’inerpicavaSu di un muro e lo sgretolavaUn paradiso per il bimbo che ci giocava
Il nuovo
Di fronte al nuovo si tuffava nella memoriaNe cercava un precedente nella storiaSenza stupore istintivamente lo cercavaNell’ impronta indelebile che il passato lasciavaDi un ricordo inespresso di un’entità illusoria
A nuova vita
Nella vecchia casa nei vuoti appartamentiDa tempo abbandonati dagli esseri viventiAnche le tappezzerie consunte ed annoiateAttendono sbiadite smunte slavateDi esser finalmente smontate e riciclate
In pace
Nel tremolio ansioso d’ignari candelieriDietro sguardi eloquenti zigzag di pensieriVolavano i sussurri di lingue velenoseRancori minacce vendette invidiosePerfino le ombre sibilavano minacciose
Chi ha tempo…
Il falegname
Del falegname la pazienza vigorosaAmo molto più di ogni altra cosaNei trucioli ribelli abbandonati e calpestatiPiù che nei manufatti finiti e lucidatiSi spegne la sua libertà più fantasiosa
Un venerdì
Era un altro giorno grigio e vuotoUn venerdì anonimo senza scopoFino all’apparire del pesce in tavolaImmancabile come il principe nella favolaUn rito antico per ravvivare il gioco
Il creatore
La materia è un’entità passiva e indifesaChe rimane in docile malleabile attesaDi un imperioso soffio creatoreChe la risvegli dal suo inerte torporePer prendere la forma del suo creatore
Il risveglio
Il manto fumoso dell’oscurità notturnaSoffocava il ritorno della luce diurnaNella casa fredda e male illuminataStentavamo a cominciare la nuova giornataImmobili come tronchi di una foresta pietrificata
Senza fine
Con un entusiasta applauso coloratoFu accolto l’ultimo verso di quel canto alatoMa nell’aria la musica continuava a vagareAnche dopo la fine continuava a suonareSenza che alcuno la potesse fermare