Il sonno

Accudiva il sonno gratissimo alle MuseCon personali e silenziose ritualità diffuseUn tributo riverente allo spirito della notteDa propiziare allo scoccare della mezzanotteQuando le cure del giorno sono ormai concluse

Un romanzo d’amore

Voleva scrivere un grande romanzo d’amoreUna favola mitica di gioia e doloreCon prodigi, miracoli, pietre magicheAgnizioni ripulse storie tragicheCon lo stile ineffabile del grande ammaliatore

La diletta sposa

Guardando sua moglie con aria pensosaStentava a considerarla la diletta sposaDopo decenni di convivenza fra alti e bassiSi facevano compagnia con pochi spassiAncora li riscaldava una consuetudine affettuosa

Squasillio

Afflitto da immedicabile brama di stupireConsultava rari dizionari a non finireGergolo, gestro, invenia, scasimo, squasilioLo mandavano letteralmente in visibilioPeccato non riuscisse a farsi capire

Usato raro

Dei vecchi libri amava la consunta copertinaLa vecchia carta polverosa e giallinaE perfino le note a margine e le sottolineatureSopportava le macchie e le striaturePur di aggiungere qualche perla alle sue letture