A piedi

Per andare a piedi a GallipoliCamminava a passi piccoli piccoliPer la strada incontrò una cavallettaChe voleva saltare fino a BarlettaNessuno dei due aveva la bicicletta

Il consigliere

Riduceva la voce ad un penetrante bisbiglioPrima di accingersi ad elargire un consiglioNon richiesto e neppure gradito ad alcunoNell’indifferenza generale ne sceglieva unoFra tanti lupi il solo inerme coniglio

Nostalgia

Stanco di vagare per quel paese lontanoUna landa sconsacrata e fuori di manoSognava di ritornare al suo paese nataleRitrovare i ricordi la stessa aria tutto ugualeUn paese immaginario un mondo irreale

Il volto

Il suo volto svuotato dalla vitaSembrava coperto da una ragnatela sdrucitaNon lasciava trasparire alcuna emozioneFluttuava in un’altra dimensioneSenza speranza rimorso passione

Le figure

Fra le pagine aperte il vento passavaAccarezzava le immagini e le liberavaPer l’aria volavano come foglie autunnaliSvincolate dai fogli di libri e giornaliAffrancate dal destino che le imprigionava vedi anche La bella figurina

La prosa

La sua prosa si srotolava con sottile rumoreLasciandosi dietro un aura un sentoreUn tema sotteso la percorrevaSotto la trama solida che la sostenevaUn piacere appagante per chi la leggeva