clicca qui per vedere altre sculture del duomo Il duomo di Modena cara miaÈ la più bella chiesa che ci siaQuesto adagio del tutto inventatoÈ scientificamente provato e verificatoSe non ti fidi ti faccio vedere il certificato
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La fame
Hai mangiato abbastanza mi chiedevaNon se ero contento e mi piacevaL’ottimo cibo che mi aveva cucinatoRispettando le tradizioni del passatoContava soprattutto che mi fossi saziato
L’obelisco
Sotto l’antico obelisco dei FaraoniSi assiepano biciclette e pedoniPrivato del suo sacro significatoAnche come ornamento è trascuratoTestimone di un passato dimenticato
La ballerina
Ballava il valzer come un angiolettoCon eleganti movenze e ritmo perfettoEra la ballerina più leggiadra e leggeraLa più corteggiata e ambita della baleraLa stella più luminosa del sabato sera
Il grattaterra
Per essere davvero originaleDisegnò un grattacielo orizzontaleLungo e sottile come un grissinoGiaceva adagiato sopra un giardinoGrattaterra lo definì un bambino
L’inferno
La dama e l’unicorno – Museo nazionale del Medioevo. Parigi L’inferno che terrorizzava i nostri antenatiE gl’immaginari supplizi dei dannatiAppaiano a noi poveri moderniSopraffatti da quotidiani inferniTemibili quanto gli unicorni e i serpenti piumati
L’attenzione
Di quanti minuti di attenzioneDispone la nuova generazioneSembrerebbe appena una dozzinaPoi si spegne ogni lampadinaE regna la sovrana distrazione
Transgender
Cubo era nato e cubo rimanevaMa più ci pensava meno ci credevaIn cuor suo si sentiva una sferaTonda e lucida proprio una bella sferaE tanto peggio per chi non lo vedeva
La coscienza
Voleva scovare dove si annida la coscienzaAffidandosi soltanto alla pura scienzaCominciò a rovistare fra i lobi cerebraliPoi passò agli occhi e alle chiostre dentaliLa trovò acquattata in mezzo ai genitali
Gabbiani
Finalmente li ho visti in aria volareA centinaia urlanti sulle onde del mareE selvaggiamente tuffarsi in acqua a pescareInvece di aggirarsi come pitocchi a questuareFra le gambe della gente seduta a mangiare
Trepponti
Sotto un ponte monumentaleUn’anitra nuotava nel canaleSott’acqua cercava da mangiareQualsiasi cosa buona per campareIn un mondo ridotto all’essenziale
All’aperto
Ricordi quel cinema al mareAll’aperto infestato da zanzareProtagoniste della situazioneOscurarono il film in proiezioneE restano impossibili da dimenticare