Un gabbiano dal becco impressionantePattugliava i tavoli del ristoranteFamigerato killer d’inermi piccioniNon disdegnava occasionali bocconiChe mendicava come un postulante
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Il sospiro
Che cosa ne pensi del sospiro?Quella particolare forma di respiroEspressione di una mite disapprovazioneAccompagnata da sofferta rassegnazioneQuando è impossibile ogni altra reazione
Il ministro
C’è poco da fare dell’amara ironiaNe basta uno che respiri uno purché siaMa la cozza nera aperta e fumanteNon mi sembra molto eleganteCome capo della nostra diplomazia Nell’immagine una foto di ministro degli esteri
Il caffè
Bevuto puro nero e bollenteO alterato con qualche ingredienteIl caffè è una bevanda eccitanteRicavata dalle drupe di piccole pianteDiffuso e apprezzato in ogni continente
Quali colombe
Quali colombe dal disio chiamateQuattro pavoncelle colorateVolando da molto lontanoSul rigoglioso virgulto messicanoPer sempre si sono posate Nella foto l’arazzo sulle scale della casa al mare, dipinto da mia madre decenni fa
Anche i nani
Da quando hanno lasciato le corti ducaliAnche i nani portano gli occhialiSono diventati ingegneri attori avvocatiAlcuni molto ricchi altri stimatiProprio come i presunti normali Andrea Mantegna, Camera degli Sposi, Mantova (particolare)
Al centro del cielo
In una tiepida limpida giornataLasciavano un’eterea bava di lumacaDue jet altissimi al centro del cieloTurbando appena l’immobile veloDiretti a una meta lontana e ignorata
La ressa
L’attrito fra corpi e personeProduce una sgradevole frizionePer evitarlo gira sempre alla largaE tieni d’occhio anche chi ti guardaPer carpirne la recondita intenzione
La banda
Con gesti sobri e senza preteseIl maestro dirigeva una banda di paeseCon allegria in divise colorateFesteggiavan l’arrivo dell’estateApplauditi da un pubblico cortese Clicca qui o sulla foto per sentire la banda che suona
Ai confini
Se proprio devono esserci confiniPer delimitare il territorio di paesi viciniAi varchi metterei cancelli di cioccolatoalternati a sbarre di zucchero filatoPer invogliare il passaggio di adulti e piccini
O Leandro
O Leandro dalle foglie slanciate Amico mio dei giorni d’estate Durante l’inverno non mi sei più vicino Mentre da solo presidi il giardino Fino al ritorno delle belle giornate
Essere nell’ala
Essere nell’ala del gabbiano Immobile nella tramontana Che scatena la buriana Nell’immagine una mia composizione fotografica