Seduta guardava fisso l’albicocco in giardinoCome fosse una persona un amico un vicinoNon le sentivo pronunciare parolaMa ero certo che non si sentiva solaLo ascoltava in silenzio come fosse un bambino
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Il suono delle risate
Ho perso il suono delle risateL’ultima volta è stato d’estateEravamo tutti insieme in giardinoDopo aver preso il caffè del mattinoE ci aspettavamo ancora belle giornate
Somarelli
Non potrei mai dimenticare i pazienti somariniChe si lasciavano cavalcare da noialtri bambiniDurante le passeggiate ai giardini MargheritaCavalcare un somarello era l’avventura più ambitaPerfino più del croccante appiccicoso fra le dita
La lucertolina
Una coraggiosa lucertola appena nataFin dentro casa si è avventurataPercorso l’intero lungo pavimentoNon trovando nulla di suo gradimentoAl sole dei giardino se n’è ritornata
On line
Immersa nello schermo del telefoninoFerma in piedi in mezzo al giardinoSorda a uccellini colombi e cicaleE perfino all’arrivo di un temporaleIn completa concentrazione mentale
La sedia a sdraio
In giardino è comparsa una sedia a sdraioPer lunghi anni negletta in un solaioIncautamente l’ho voluta provareTrascurando il caro prezzo da pagareQuando alla fine mi sono dovuto alzare
Il pino
Il più bel pino che ci siaÈ nel giardino di casa miaL’ho visto quando era piccolinoPoco più grande di un bambinoSpero che il vento non lo porti via
Delfini
Bombardato da una gragnuola di notizie ferali Sparate a raffica da notiziari e giornali Ripensavo ai tuffi nei caldi mari cristallini Dal catamarano inseguito da giocosi delfini E al profumo notturno di esotici giardini
In armonia
Quando da giovane vivevo con un cane Un tipo allegro buono come il pane Andavamo a giocare in un’area dei giardini Frequentata da cani e da mamme e bambini In pacifica armonia da buoni vicini
Villa Murri
Per un breve periodo da bambinoHo abitato in una villa con un grande giardinoAppartenuta ad un famoso luminareCelebre in Europa e anche oltre mareNe ricordo solo un affettuoso cagnolino
L’aeroplanino
Se vuoi assicurargli un favoloso destinoScrivi il tuo limerick sopra un aeroplaninoCon l’ala larga ben proporzionataE la punta lunghissima ma calibrataPoi affidalo al vento che arruffa il giardino