mar. 15 luglio 2003
- Giovanni
- Piacere, Battista
- Che coincidenza, insieme facciamo una celebrità
- E’ vero; era un film degli anni trenta, mi pare
- Sì, anche di più, credo
- Quaranta?
- Sì, ma con il cambio di allora e a inflazione zero
- Ah, certo, bisogna sempre tenerne conto. Oggi quanto varrebbe? Molto di più, penso.
- Esattamente.
- A proposito, Lei cosa pensa dell’Euro?
- Un po’ toppi centesimi. Avrebbero dovuto farne meno, non le pare?
- Sono fastidiosi, ha ragione. Avrebbero potuto limitarsi ad una dozzina, come i vecchi pence
- Evitando però il taglio del singolo penny. Ricorda quanto era grosso e pesante?
- Assurdo! Non trovo espressione migliore per definirlo.
- Sarebbe meglio limitarsi ad una dozzina di pence, ma solo nel taglio da tre che è un sottomultiplo perfetto
- Sì, sarebbe opportuno però mantenere anche un paio di sixpence
- Non capisco come non ci abbiano pensato. Ragioni politiche, immagino; la razionalità è la prima a soccombere, quando si devono trovare compromessi a tutti i costi.
- Com’è vero, le decisioni lineari ormai non hanno più spazio
- Lo ha notato anche Lei? E’ in atto una perniciosa tendenza verso il puntiforme
- … ma non puntuale, e pensare che gli strumenti ci sarebbero
- Da quanto ho letto, gli orologi atomici hanno una precisione di un miliardesimo
- Certo, volendo, sarebbero precisissimi, niente di paragonabili ai vecchi cronometri sistema Roskoff
- Russi?
- Non saprei, era di mio nonno
- Incommensurabile, allora. Una società che trascuri il valore affettivo è già virtualmente morta, Le pare?
- Talis pater, talis filius: la continuità, non solo genetica, è alla base del retaggio
- Mi fa compagnia con un Pastis?
- Volentieri; acqua a parte e senza ghiaccio, però
- Ma certo, non siamo mica regrediti al cannibalismo, al postutto.