Dormi Pico! Dormici sopra

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mer. 16 luglio 2003>

Un team dell’Università della Pennysylvania ha rivelato che il sonno aiuta l’organismo a consolidare la memoria delle informazioni ricevute nel corso della veglia. Quando non si riesce ad apprendere, quindi, è meglio dormire, infatti… ” C’é ragione di credere … che il sonno regoli le funzioni delle cellule cerebrali durante i processi di consolidamento della memoria”. Concorda con questa teoria anche il direttore del Centro scozzese per il sonno Neil Douglas che, ripreso dal sito online della Bbc, per quanto riguarda il consolidamento della memoria mette l’accento sull’importanza delle prime 5-10 ore successive alla registrazione di nuove informazioni da parte del sistema nervoso centrale. E sulla necessità, per la maggior parte delle persone, di dormire almeno sei ore al giorno: il tempo necessario per le operazioni di riordino della memoria e dell’intero organismo.”

http://www.ilnuovo.it/nuovo/foglia/0,1007,183957,00.html

Sembrerebbe, quindi che la mossa strategica di andare al primo spettacolo cinematografico e poi subito dopo a dormire la sera prima di un esame, istintivamente adottata dagli studenti più saggi, sia benedetta ora anche dalla scienza più avanzata. Anzi, in periodo d’esami, meglio ancora sarebbe studiare il giusto di giorno e andare al cine presto, vedersi un bel film rilassante che concili un sonno ricco di sogni, per poter fare un bella dormita tutte le notti. Il costume virtuoso dovrebbe essere esteso a gran parte dell’anno, visto che una buona preparazione la si ottiene con uno studio lungo e graduale.
Al contrario, la strategia dei secchioni più svergognati che studiano forsennatamente tutta la notte, per arrivare all’esame con le occhiaie, sembrerebbe giustamente condannata, come merita.
Meglio essere un po’ più asino, ma fresco e con i cassettini della memoria bene ordinati che un po’ più sapiente, ma con un cestone di nozioni disordinate appiccicate alla memoria con lo sputo, per dirla in termini rigorosamente scientifici.
“Meglio dormirci sopra” ha già ricevuto il suo imprimatur scientifico, non ci resta che attendere fiduciosi che il festoso evento si ripeta ben presto anche per l’altrettanto popolare: “Canta che ti passa”.

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