Per capire la voce del mare Non devi metterti a studiare Basta camminare fino alla sponda Dove arriva e si frange l’onda Chiudere gli occhi e ascoltare
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Le Petit Zinc
Alla fine di un giro vizioso della memoria Si ritrovò a pensare una vecchia storia Della ragazza ricordava la risata sonora Non il suo nome ma il luogo e l’ora Chissà se quel caffè d’angolo c’era ancora
Il labirinto
Si era perso nel labirinto della vita In una estenuante ricerca infinita Senza trovare un Minotauro feroce Senza speranza di raggiungere la foce E neppure quella di finire in croce
Il reduce
Il suo era un viso senza identitàLa cenere grigia di una civiltàMacerie polverose di una vitaCarte abbandonate a fine partitaDi una mano persa senza essere finita
In anticipo
Sapere in anticipo cosa devi fareQuando ti accingi a lavorareSarebbe una forma di preveggenzaPiù utile di altri aspetti della conoscenzaMa non è così facile da insegnare
Ladrones
Sì vuoi provare un’esperienza sorprendente Prova a chiudere un tuo conto corrente. A dissuaderti ci prova prima un gentile signore Ma se non basta manda a chiamare il direttore Che ti tratta come un miserabile volgare malfattore
Lento pede
Non gli piaceva tanto correre quanto camminareSpecialmente in campagna e sulla riva del mareEra la cadenza dei passi a tracciare i sentierisui quali stendeva la catena di pensieriSe invece correva smetteva di pensare
Il cerchio di legno
Al tempo in cui i maschietti della contradaGiocavano a palla e si azzuffavan per stradaLe bambine guidavano con un bastoncino Un cerchio di legno dentro al giardino Fin da piccole prigioniere del loro destino
Il barone russo
Il barone russo alla prima apparenzaSembrava sull’orlo dell’indigenza Parlava nel modo comico e sgrammaticatoDi chi l’italiano non l’ha mai imparatoUn povero vecchio solo e perseguitato
La bugadera
Due maestose mastelle di legno cerchiateTroneggiavano al centro come se vi fossero nateNé sovrumana forza né imperio divinoAvrebbero potuto relegarle in un angolinoAlla stregua di un vecchio sordido tino
Il comignolo
Di un grosso comignolo senza arte né storia Conservo una indelebile ingiustificata memoria Sollevando gli occhi dalle mie letture estive Non vedevo bucoliche rumoreggianti sorgive Ma la sua prosaica stazza di mattoni senza gloria
Commissione ad acta
Importanti studi recenti sulla percezioneSostengono che l’abitudine induca assuefazioneCiò nonostante ancora molto resta da capireDell’ ambivalente rapporto tra sonno e dormireLumi si attendono da un’apposita commissione