Tempi duri per statue e monumenti Un’onda iconoclastica di dementi Si sta abbattendo sul monumentalizzato Fino a distruggere ogni segno del passatoIo che sono ormai antico me ne resto acquattato
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Tagliaborse
I tagliaborse a differenza dei sartiNon vengono inscritti fra le nobili arti Benché la loro abilità sia superioreA quella di tante sarte per signoreE non è questa l’unica incongruenza sotto il sole
Malasorte
Voleva lasciare un segno della sua vita Uno indelebile non un tratto di matita Una cosa epica come prosciugare un mare Scoprire un elemento mai sentito nominare Sparì in un burrone scordandosi di sterzare
Lo sceriffo
Masticare tabacco camminare e respirare Tutte e tre insieme le sapeva fare Dicono che fosse un tipo sincero Ma faticava a distinguere il falso dal vero Però a cavallo ci sapeva proprio andare
Male non fare…
Al pari o meglio di chiunque altroAll’occasione si dimostrava scaltroMa non essendo un’attitudine naturalePreferiva galleggiare fra bene e maleBarcamenandosi in una sorta di limbo morale
Brrrrr
Perspicace provocatore privo di prospettiveProtraeva e reiterava le sue provocazioniPartecipando in apparenza alle conversazioniIn realtà disinteressato alle altrui opinioniCon un profilo da misantropo senza convinzioni
Senza fiori
Benché ormai privo di fiori il verde gelsomino Che accarezzo passando lungo il mio cammino Anche oggi mi ha regalato il suo profumo delicato Il più persistente il più dolce e il più amato Che ancora risveglia i miei ricordi di bambino
Concerto notturno
Se fossi un bianco pioppo canadese Setoso come una betulla finlandese Allungherei le radici fin sotto il canale E passerei le notti ad ascoltare le cicale Cantare insonni alla luce di un fanale
In mutande
Ancora imbambolato uscì sul ballatoioBalbettando balordaggini dallo sfiatatoioDalla sua bocca deforme e impastataPiù che fiato usciva aria appestataNeppure la sua mise appariva del tutto appropriata
Normale
Non voleva niente di più che essere normale Voleva essere uno dei tanti niente di speciale Quando lo mandarono a combattere al fronte Come tanti saltò in aria attraversando un ponte I suoi brandelli furono sepolti senza funerale
Albicocche
Le albicocche di quando eravamo bambini Erano frutti profumati molto piccolini Un vero concentrato di colore e sapore Da cogliere in fretta a tutte le ore Prima dell’arrivo d’ingordi uccellini
Stagioni
Anche la vita è fatta di stagioniAlle brezze leggere seguono i cicloniE non basta portare sempre l’ombrello Anche quando il tempo sembra belloSi vola e si cade come gli aquiloni