Il ministro

C’è poco da fare dell’amara ironiaNe basta uno che respiri uno purché siaMa la cozza nera aperta e fumanteNon mi sembra molto eleganteCome capo della nostra diplomazia Nell’immagine una foto di ministro degli esteri

Quali colombe

Quali colombe dal disio chiamateQuattro pavoncelle colorateVolando da molto lontanoSul rigoglioso virgulto messicanoPer sempre si sono posate Nella foto l’arazzo sulle scale della casa al mare, dipinto da mia madre decenni fa

Al centro del cielo

In una tiepida limpida giornataLasciavano un’eterea bava di lumacaDue jet altissimi al centro del cieloTurbando appena l’immobile veloDiretti a una meta lontana e ignorata

La banda

Con gesti sobri e senza preteseIl maestro dirigeva una banda di paeseCon allegria in divise colorateFesteggiavan l’arrivo dell’estateApplauditi da un pubblico cortese Clicca qui o sulla foto per sentire la banda che suona

La borsa di cuoio

In una elegante borsa di cuoio marroneAveva accumulato una vera collezioneDi ricordini amuleti e oggetti variMa niente chiavi documenti denariQualunque cosa purché priva di una funzione

Un suon di corno

Dalla chiusa un suon di cornoMi piacerebbe sentirlo un giornoMa dalla mia postazione in giardinoAltro non sento che un petulante cagnolinoMi è toccato un diverso destino Giosuè Carducci – Rime nuove (1906)Libro VI – La leggenda di Teodorico:“…Da la Chiusa al pian rintronaSolitario un suon di corno,