Il viveur

Con la sua aria da cosmopolita navigato Di chi ha girato il mondo e l’ha dimenticato Si presentava a feste e banchetti prestigiosi A prescindere da formalità e inviti fastidiosi Mettendo in imbarazzo chi non l’aveva invitato

L’arrogante

Per neutralizzarlo ci vorrebbe un solvente Così efficace così straordinario così potente Da sciogliere completamente la sua arroganza E trasformarla in una rara e preziosa sostanza Che faccia rifiorire anche una pianta morente