LE TASCHE

Trascurare delle tasche posizione e capienzaÈ il sintomo di dilettantismo e incompetenzaOrfana di una capace tasca interna ben fattaPuò rendere una giacca sgradevole e inadattaAl piacere di indossarla con gradita frequenza

ERBE DEI BOSCHI

Con erbe dei boschi aveva fatto un liquoreDal colore l’aroma e un particolare saporeBevuto in piccole dosi morigerateAiutava a trovare condizioni appagateE un sonno profondo e ristoratore

UN CAVALLO DA CORSA

RibotPer un complimento scherzoso mal capitoSi era turbata e se l’era messa al ditoCordiale gentile affettuosa e generosaSi arruffava per nulla tanto era permalosaCome un cavallo da corsa era sensibile e ombrosa

LA PENTOLA

Si accorse che la gente che di solito lo ignoravaPer la strada insistentemente lo guardavaStranamente si soffermavano sulla pentola del focolareChe quella mattina aveva deciso di indossareSopra il solito berretto di lana che portava

LA PALLINA DIMENTICATA

Si sentiva come una pallina sul prato dimenticataNeppure il suo cane l’aveva più raccattataA dispetto di tutto le margherite rifiorivanoLe prime gemme dai rametti spuntavanoE rinascevano ma non per lui non lo riguardavano

IL CAPRIOLO

La presenza per le vie della capitaleDi cinghiali и considerato quasi normaleMa nel centro di Bologna un capriolo solitarioPer ora rimane un evento straordinarioForse anche a questo ci dovremo abituare

LO SPORTELLO

Dallo sportello mezzo arrugginitoIngiungeva silenzio con un ditoQuesto dipinto di non eccelsa fatturaConferiva al banale oggetto una positiva accentuaturaTrasformandolo e nobilitandolo a livello di pittuRA

LA FONTANELLA

Lungo una strada morta che finiva al RubiconeIl fiume insignificante dal famoso storico nomeC’era una fontanella di acqua termale solforosaChe oltre all’acqua emanava una puzza odorosaSorprendentemente incendiabile e luminosa

IN VILLEGGIATURA

I ragazzi del entroterra in bici ci venivano a trovareNon tanto per nuotare o fare un tuffo ma per giocareSulle dune selvagge fiorite da ginestre collinariSi ricavava un campo dalle forme approssimative e irregolariPer giocarvi con la schiena ustionata dal sole giaguaro

PUNIZIONI CORPORALI

Pensava che per una buona educazioneOccorresse una severa politica di punizioneChe con incoraggiamenti e premi si potesse ottenereUn risultato soddisfacente e anche miglioreNon c’era verso di poterlo persuadere

LUPO CECOSLOVACCO

Aveva un bel cane che assomigliava a un lupoCon l’andatura elastica e uno sguardo serio quasi cupoQuando lo accompagnava a passeggiareLa gente ne ammirava la sua levità nel trottareMa nessuno si avvicinava per poterlo accarezzareAveva un’aria selvaggia che si faceva rispettare

IL MECCANICO

Come meccanico era bravo e qualificatoGodeva di giusta fama ed era stimatoMa per avere l’onore di essere suoi clientiBisognava sopportarlo ed essere pazientiBasti dire che decideva lui se eri accettato o rifiutato