Geloso come un babbuino maschio spodestatoLa trovò in giardino che stendeva il bucatoPreda di una feroce infondata gelosiaNon trovava pace mentre era viaPer un ferroviere era un vero peccato
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7 mamme 7
Madri di bei bimbi ormai quarantenniSi riuniscono puntualmente da decenniPer festeggiare ogni NataleCon immutabile gioioso ritualeUn’amicizia nata in modo casuale
Vulcano Masaya
Uno stormo di parrocchetti verde smeraldino Lascia gli anfratti del vulcano al mattino Sfuggendo all’agguato di avvoltoi neri Volteggianti altissimi con ampi giri Per contendere la saggina al contadino
La metafora
La metafora di cui voglio parlareÈ una figura retorica popolarePer eludere in modo fantasiosoL’uso di un termine fastidiosoMa se non sei un aquila non la puoi interpretare
Nozze coi fichi secchi
Fare le nozze coi fichi secchiÈ un altro detto dei nostri vecchiPer chi viveva in campagnaNiente sprechi mai cuccagnaMa sole che brucia e pioggia che bagna
Piadine tigelle gnocco fritto crescentine
Piadine tigelle gnocco fritto crescentine Sono tradizionali delizie contadine Fatte di pasta di farina di grano schiacciata O fritta nello strutto e gloriosamente lievitata Da godere senza cerimonie cotta e mangiata
La notte di Santa Lucia
Ormai è Santa Lucia la notte più lunga che ci sia Questo detto popolare mi ricorda le vacanze da mia zia Ormai vecchia e sola nella grande casa di paese Dove da bambino passavo ogni anno qualche mese Coccolato da affetti e tradizioni oramai andate via
Il potere
Mantenere ignorante il popolo sovrano Circondare il sapere di un mistero arcano È sempre stata la chiave di un bieco potere Espressa nel motto ‘Al villano non far sapere’ E non si tratta certo di formaggio e di pere
Il luminare
Non ti sorprendere non ti meravigliareSe anche un luminare non sa cosa fareQuando si trova alle preseCon un vecchio male in arnesePer chi è a fine corsa c’è poco da fare
Il carapace
Sotto un robusto e pesante carapace Si nasconde una bestiolina poco vivace Che senza la protezione di quello Disponendo di un piccolo cervello Sarebbe il trastullo di ogni rapace
Trucco & parrucco
E ricordati che dietro trucco e parrucco Si nasconde spesso un vero mammalucco Diceva sempre mia zia che di attori Conosceva anche troppo pensieri e umori Collezionandone diversi fra i suoi amori
Il viveur
Con la sua aria da cosmopolita navigato Di chi ha girato il mondo e l’ha dimenticato Si presentava a feste e banchetti prestigiosi A prescindere da formalità e inviti fastidiosi Mettendo in imbarazzo chi non l’aveva invitato