Banale destino

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Giocatori di carte di Paul Cézanne
Astuto come una volpe era ancora vispo come un bambino. Navigando a vista in una nebbia che si tagliava con il coltello perse il controllo del mezzo e gli sfuggì l’attimo fuggente che separa la vita dalla morte.
Vittima di un fatale destino, in un lampo la sua vettura si trasformò in una palla di fuoco e a nulla valsero i pronti soccorsi degli eroici pompieri.
Trasportato in ospedale al titolare del pronto soccorso altro non restò che constatarne, con professionale perizia, il prematuro decesso.
Al caro estinto furono tributate solenni onoranze alla presenza dell’autorità costituita, della inconsolabile vedova e e di una folla sterminata.
A ottant’anni, per una sera, avrebbe anche potuto rinunciare alla briscola in osteria, vista la nebbia della madonna che s’era alzata.

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