mar. 03 giugno 2003
- Flutta flitta signole, folse?
- Sì grazie, ma solo ananas, per favore.
- Plego. Subito signole.
- Adesso che è andato in cucina a ordinare te lo posso dire: quello ha la r come me e te.
- Be’, e cosa ci guadagna a fal finta di non avella?
- E’ tutta una manfrina, come queste finto legno di pura plastica, quell’orribile cascata retroilluminata con l’acqua che sale invece di scendere, le lanterne…
- E’ vero, non l’avevo notato, e perché poi l’hanno fatta con l’acqua che sale, invece di scendere? ha un significato simbolico?
- ma quale simbolico… è robaccia da due soldi. L’ordine di accensione della sequenza di lampade si stara facilmente, se si accendono prima quelle basse… miracolo: una bella cascata antigravitazionale.
- E allora?
- Basta spegnerla e riaccenderla perché l’anima di Newton ritorni in pace.
- Mi dicevi della R del cameriere.
- Sì, un giorno mentre uscivo dalla toelette, ho sentito distintamente il cameriere che diceva al cuoco “Prepara della frutta fritta, ma con calma, per una rompi balle che è venuta dentro con le scarpe sporche e ha sgocciolato dappertutto con l’ombrello bagnato… ‘sta stronza”
- Che bastaldo! Ci plende per il curo, allola.
Scultura africana