mer. 17 settembre 2003
- Quanti carpazi ti sono rimasti?
- Non saprei, non ci ho badato. Perché me lo domandi?
- Mi è venuta fame; volevo sapere se potevamo permetterci un ristorante, un’osteria o solo un panino in due.
- Io non ho fame in questo momento, puoi mangiarlo tutto tu, se vuoi.
- Grazie, allora ne abbiamo solo per un panino?
- Ma quanti carpazi ci vorrebbero?
- Di preciso non lo so. Quanti hai detto che ne abbiamo?
- Nessuno che io sappia, ma come sarebbero fatti?
- Credevo lo sapessi tu, io non li ho mai presi in mano. Tutti dicono che è meglio sempre averne un tot per ogni evenienza. Sarà vero?
- Il principio è condivisibile in toto, però bisognerebbe anche sapere dove li vendono per procurarsene il minimo indispensabile, per cominciare.
- Credevo che i carpazi servissero per comprare, tu invece pensi che siano da comprare come fossero ciliegie?
- Mah? Non so se ce ne siano in questa stagione.
- Tu come li preferiresti?
- Maturi e belli rossi.
- Sono d’accordo con te, tutti dovrebbero volerli così in un paese civile, invece ormai se ne vedono di tutti i colori.
- L’ho letto sui giornali; pare che ci sia un contrabbando fiorente. Azzardano perfino la presenza della mafia.
- Non c’è da mervigliarsi se poi se ne trovano in giro di malcelati e contraffatti.
- Certo, deperibili come sono! Basterebbe un po’ di cura, invece ormai non c’è più rispetto per nulla.
- Figurati che ho visto un ragazzo sputarli da un finestrino in mezzo alla strada.
- Fossero solo loro. Purtroppo non si salvano nemmeno i vecchi, come qualcuno tende a pensare. Sono ancora peggio dei giovanotti, se è possibile. Con il pretesto del Parkinson rigano tutte le macchine.
- E le ragazze? Arroganti e aggressive con le scarpe a punta e chiodate che ti pestano i piedi ai semafori. Parlano della dolcezza femminile… te la raccomando!
- Di peggio ormai non ci sono che i cani da combattimento.
- Dio ce ne scampi e liberi, per fortuna che il ministro li conosce a naso e sa come prenderli per le corna; ha detto che dovrebbero smettere di lasciarli mordere in lungo e in largo.
- Ma si capisce, ti sembra che sia necessario che il ministro lo debba dire tutte le sere al telegiornale? Di buono c’è che almeno loro non maneggiano carpazi, che io sappia.
- Dici che sbranerebbero anche quelli?
- Se non avessero neanche un cane o un bambino su cui sfogarsi, non me ne meraviglierei.
- La vista del sangue mi ha impressionato, ho paura che mi sia passata la fame, ma ti ringrazio ugualmente dell’offerta gentile: sei un vero amico.
- Ci mancherebbe, si trattava solo di un mezzo panino, in definitiva. Com’era, a proposito?
- Buono; un po’ salatino, magari.
- Quest’anno il prosciutto è così e non è questione di carpazi, quello dolce non si trova neanche a peso d’oro.