“Nighthawks” di Eward Hopper

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Una malinconica conversazione fraa nottambuli (Nighthawks, olio su tela-1942) in un bar di città di Edward Hopper (1882-1967).

Questo dipinto è stato, per un certo periodo, un’icona presente come poster in ogni dormitorio di college americano. Secondo Sister Wendy, una suora che esercita anche la professione di critica d’arte con entusiamo e vis comunicativa, sarebbe una splendida rappresentazione della solitudine urbana, o meglio, di quella esistenziale, più universale e senza scampo.

Hopper non ritrarebbe dal vero i suoi personaggi. La ragazza in rosso, come tutte le figure femminili, s’ispira alla moglie Jo, mentre avrebbe clonato sé stesso in entrambe le figure maschili, con le spalle sollevate in atteggiamento difensivo, immerse nell’innaturale nitore che li blocca all’interno. Non ci sono porte, in vista.

Per saperne di più sul dipinto vedi il testo inglese e la riproduzione zoomabile in:

http://www.artchive.com/artchive/H/hopper/nighthwk.jpg.html

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