Il lampione più celebre del secolo

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La più struggente evocazione di un palo, seppure fornito di poetico lampione, si trova nel celeberrimo attacco di Lili Marlen, nella ormai rauca versione di Willy Fritsch del 1939.
Ancora oggi, riascoltandola, risuscita il brivido di malinconia che dovevano provare i soldati tedeschi in attesa di morire su uno dei tanti fronti, vittoriosi in quella fase, ai quali erano stati inviati, costringendoli ad abbandonare la famiglia, la morosa, gli amici.
Vor der Kaserne
Vor dem großen Tor
Stand eine Laterne
Und steht sie noch davor
(Tutte le sere / sotto quel fanal / presso la caserma / ti stavo ad aspettar. )
Nel 1943 gli anglo-americani cominciarono a diffonderne, attraverso la BBC, una versione cantata da Lucy Mannheim, riscritta e ricantata al femminile, con lo scpopo di fiaccare ulteriormente gli animi dei soldati tedeschi che percepivano, ormai, l’inevitabile disfatta. L’incipit è significativo:
Ich muß heut’ an Dich schreiben,
Mir ist das Herz so schwer.
Ich muß zu Hause bleiben
Und lieb Dich doch so sehr.
In taliano suonerbbe circa così:
Oggi ti devo scrivere / con il cuore affranto./ Debbo restare a casa / mentre ti amo tanto.
Quanto abbia contribuito alla vittoria finale, non è facile da dire, certamente il testo, banale, sacrifica allo scopo militare ogni altro intento. A farne le spese è anche la celebre Lanterne. Il solo palo che abbia goduto di grande popolarità sparisce per ragioni politiche, fortunatamnete per lui ci penserà Marlene Ditrich, nel dopoguerra, a dare nuove gambe e fiato alla canzone in versione orginale, completa del celebre palo con “fanal”.
Chi volesse riascoltare le varie versioni in formato mp3 o leggere il testo completo vada a:
http://www.ingeb.org/garb/lmarleen.html

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