mer. 24 dicembre 2003
- Hai notato che i cammelli hanno forme antropomorfiche?
- Marcate?
- Pronunciate, direi piuttosto.
- Insomma, secondo te, il cammello assomiglierebbe all’uomo? O viceversa?
- Viceversa.
- Ma da quando frequenti i cammelli?
- Mai successo, ma frequento poco anche gli uomini, se vuoi trovare proprio il pelo nell’uovo. Però da piccolo facevo il presepio e ho un giacca di cammello.
- E ti assomiglia in modo pronunciato?
- Ai suoi bei dì, forse. Ormai è vecchia, spelata e tutta sformata, ma ancora caldissima e morbida. Sai come si dice: “Il cammello perde il pelo, ma non lo sfizio”
- Ma non era il lupo?
- Lo trovi più antropomorfico del cammello?
- Per forza! Homo homini lupus. Hai mai sentito dire “Homo homini cammellus”?
- Mai sentito, ma sei tu che hai una cultura proverbiale, io, però, ho più colpo d’occhio.
- E’ vero cogli le somiglianze, al volo. Prima che me lo dicessi tu, non mi ero mai accorto che i cammelli assomigliassero all’uomo in modo così pronunciato. Fatti e sputati. O viceversa?
- Viceversa, viceversa.