Maramaldo a chi?

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ven. 30 maggio 2003

  • – Maramaldo a chi? io l’ho solo aiutata a spingere il carrello.
  • … e a caricare una spesa da centocinqunta euro sulla macchina di un altro
  • ma vuoi che m’immagini che sistema coscienziosamente nel bagagliaio di un forestieroe le provviste sufficienti per la campagna militare di un esercito in guerra?
  • proprio forestiero, non era, aveva la targa con la candelina.
  • che roba sarebbe?
  • ma sì, dai, quelle targhe nuove che a sinistra hanno una figurina che sembra una candelina da compleanno ancora da spegnere.
  • l’I maiuscola dell’Italia e le dodici stelle dell’Europa?
  • non fare il difficile e il sapientone, adesso. Vedi che avevi capito subito.
  • be’? E “la candelina” sarebbe l’unica cosa che ha guardato per distinguere la sua macchina dalle altre?
  • No, no, non è mica scema. Ha detto che aveva anche lo stesso colore: grigia metallizzata.
  • Sai quante macchine argento con la targa italiana ci sono in giro qui in Italia?
  • Io no, perché, invece, lo sai tu? Ci scommetto che non tiri fuori il numero neanche se ci pensi tutta notte senza dormire.
  • Ma cosa m’interessa? Dico solo che ce n’e’ molte e prima di caricare la spesa su una maccchina italiana grigia senza guardare nient’altro…
  • No, dice che l’ha riconosciuta subito anche perché aveva il bagagliaio aperto. Lo tiene sempre così da quando ha rischiato di soffocarci dentro suo figlio.
  • Allora con tanti segni così precisi… non c’è niente da dire, è proprio sfortunata
  • L’hai detto: sfortuna pura.
  • ma? chissà poi cosa se ne sarebbe fatta di due scatole da dodici di pepe nero in grani? Ammazza il maiale in casa o qualcun altro?
  • Il maiale no, sono sicura, me l’ha detto in confidenza. Per il resto non so, non mi piace spettegolare.

Nell’immagine: portale dei Santi Vitale e Agricola a Bologna

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