- Gatto, topo, cavallo Cvallao òàè@ì
- …e allora?
- Niente, sono vent’anni che uso queste stupide parole per verificare un nuovo indirizzo e-mail e il correttore ortografico
- …e quando ti ritorna bello integro sei soddisfatto?
- Proprio così.
- E cos’altro potrebbe succedere?
- Niente. Potrebbe non tornare indietro nulla.
- Questo è più interessante. Dove si disperdono gli e-mail perduti, secondo te?
- Questo non la sa nessuno. Oltre al cimitero degli elefanti, ci dev’essere quello degli e-mail perduti.
- Dove potrebbe essere?
- Ci ho pensato molte volte. Dovrebbe essere un luogo incorporeo, ma capiente.
- Un pozzo senza pareti e senza fondo, allora.
- Sapresti disegnarlo?
- Occorrerebbe una matita senza punta.
- Non l’ho più. Spuntata, non funzionerebbe, immagino.
- No, infatti.
- Ho paura, allora, che resteremo senza il tuo capolavoro.
- Non te la prendere, non potrei farlo in nessun caso: sono capace di disegnare solo dal vero.
- In questo caso basterebbe una foto, ti pare?
- Sarebbe sicuramente più realistica.
- Pensi che dovremmo usare gl’infrarossi?
- Buona idea. In questo modo potremmo distinguere la posta fresca da quella stagionata.
- Perché gli e-mail appena arrivati sono più freschi, secondo te?
- No, più caldi. Dovrebbero essere roventi per la caduta libera dentro al pozzo.
- Come i meteoriti quando entrano nell’atmosfera.
- E’ inevitabile.
- Allora, scusa sai, ma se il pozzo fosse abbastanza profondo, si disintegrerebbero.
- Sicuramente.
- Ma sappiamo che il pozzo è senza fondo.
- Giusto. Allora, abbiamo risolto il mistero degli e-mail perduti.
- Perfetto! Non ci avevo mai pensato, ma è inevitabile che sia così: si disintegrano. Quanti topi, gatti e cavalli ho disintegrato, allora, in vent’anni.
- Sì, ma a tua insaputa, ora non insistere però.