Montgomery

mar. 09 settembre 2003 Quando ci trasferimmo di nuovo a Bologna da Roma erano i primi di ottobre che, all’epoca, corrispondevano all’inizio delle scuole. La casa nuova dove avremmo dovuto abitare era ancora da arredare e i miei sarebbero arrivati soltanto un paio di settimane dopo, così io cominciai a frequentare, da pendolare, la quinta […]

In bicicletta con tabarro e cappello

ven. 19 settembre 2003 Quando il paese era ancora un piccolo centro agricolo e artigianale che nei giorni di mercato, nella vastissima piazza acciottolata, si popolava di contadini vestiti con un ampio tabarro e un cappello di feltro, apparentemente inamovibile, il mezzo di locomozione era la bicicletta, non ancora impoverita al diminutivo infantile di bici, […]

Nel primo anno di pace

mar. 23 settembre 2003 Nel primo anno di pace, anche trovare un albergo sulle Alpi che potesse accogliere per una vacanza estiva la quarantina di soci del Club alpino Italiano, sezione di C. non era impresa banale. Di questa vicenda e delle difficoltà incontrate dagli organizzatori non so nulla di certo perché all’epoca avevo tre […]

La bacchetta del teatro conta fino a ventiquattro

mer. 01 ottobre 2003 “La bacchetta del teatro conta fino a 24..” Anche le filastrocche e le conte cambiano di città in città, com’è giusto e ragionevole, del resto. Forse la televisione riuscirà ad imporre una certa globalizzazione anche in questo settore, ma in passato la differenza fra un bambino modenese o bolognese ed uno […]

La bacchetta del teatro conta fino a ventiquattro

“La bacchetta del teatro conta fino a 24..” Anche le filastrocche e le conte cambiano di città in città, com’è giusto e ragionevole, del resto. Forse la televisione riuscirà ad imporre una certa globalizzazione anche in questo settore, ma in passato la differenza fra un bambino modenese o bolognese ed uno romano erano notevoli, anche […]

Gelsomino d’autunno

lun. 13 ottobre 2003 In questi giorni, aprendo le doppie finestre, entra dal terrazzo il profumo intenso di un gelsomino a spalliera coperto di vigorosi grappoli di fiori bianchi. Nessuno di noi, in famiglia, sa interpretare questo gesto trasgressivo di una pianta che, in passato, si era adagiata sui ritmi conformistici di una lunga fioritura […]

Katzenbergen

Piantare baracca e burattini e partire era diventata un’abitudine alla quale non sapeva rinunciare. Sosteneva che un tipo sveglio, e lui si riteneva tale, poteva andare a vivere in India e camparvi confortevolmente, se aveva cinquecento dollari in tasca e sapeva come tenerli in movimento e farli fruttare. Avevo avuto notizie di questa sua teoria […]

Non sarà il Mosè di Michelangelo, ma …

mer. 05 novembre 2003 Sul grande portone ad arco spiccava una maestosa testa di cavallo in bassorilievo all’interno di un tondo di terracotta del bel colore mattone dell’argilla nostrana ad indicare la presenza di una stalla per il cambio dei cavalli. Quando ero bambino, tuttavia, la funzione dei grandi spazi che avevano un tempo ospitato […]

Nudo, si tuffa nell’Adriatico in pieno inverno

sab. 15 novembre 2003 Da bambini imparavmo a memoria la tiritera “Trebbia Taro-Secchia&Panaro” per non dimenticare gli affluenti di destra del Po. E il Reno? Si tuffa solitario nell’Adriatico con una propria autonoma foce. Una sottile ragnatela di strade minori e minime costeggia i suoi alti argini o s’intreccia con il suo corso, sprofondato nello […]

Avvistato nel megastore un porcospino grande come un paiolo

dom. 16 novembre 2003Nello spingere la porta d’uscita, eravamo contenti come quando, da bambini, ci riusciva di toccare la tana, giocando a nascondino (cucù, dalle mie parti). Soltanto allora, rinfrancati dalla nebbia pungente, abbiamo trovato, proprio accanto alla porta, l’oggetto simbolico adeguato alla circostanza: un mega portacenere, largo quanto un paiolo che sembrava un porcospino, […]

Smarriti a Bologna 3 zampognari a pelo corto. Ricompensa a chi li riporta a casa loro

Anche quest’anno sono ricomparsi, immutabili nel loro travestimento anacronistico da pastori di cartapesta, gli zampognari di Natale. I kamikaze della zampogna e del piffero montanaro se ne scendono a valle da montagne remote, forse inesistenti, e, in mancanza di un presepio dove collocarsi di profilo, ristagnano sotto i portici ripetendo all’infinito la stessa nenia monocorde […]