mer. 18 giugno 2003
Le ragioni profonde di taluni anatemi come “mai il marrone di sera” mi risultano piuttosto oscure, ma m’interesserebbe ancora di più capire se, indirettamente, risultino promossi, o meno riprovevoli, altri comprtamenti ben radicati e diffusi come l’ispezione accurata delle narici durante le soste ai semafori; lo sputo di chewing gum sui marciapidi; l’abbandono di cartaccia o di cicche sulla pubblica via o la mancata pulizia dei gabinetti di bar e ristoranti …
Spero di no, perché in caso contrario debbo dire che preferirei di gran lunga un signore abbronzato tutto l’anno e vestito di marron anche di sera che, nonostante si lasci sfuggire di bocca qualche imperdonabile OK, mai e poi mai lascerebbe dietro di se una lurida bava di caccole, chewing gum, cicche e cartacce per non dire altro.
Nel mio inferno dei comportamenti da condannare avrei incluso, in un girone profondissimo, anche chi alza la voce e disturba rumorosamente non solo con un uso improprio degli strumenti naturali, ma anche con manufatti artificiali molto più poderosi, comprese le “festose” campane.