SUBITAM ET CELEREM era la morteChe Cesare sperava gli toccasse in sorteSenza falsa modestia mi vorrei associareAl grande Cesare almeno nel desiderareIl tipo di morte che mi vorrei augurareMa senza ventitré congiurati da reclutare vedi anche su questo blog “Idi di Marzo“
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Idi di marzo
Quando Calpurnia vide Cesare uscire Un presagio funesto la fece rabbrividireA metà marzo andarsene così senza ombrelloCon la corona in testa invece del cappelloAlmeno un’influenza era inevitabile predire