Il suo immacolato candore virginaleAl di sopra del bene e del maleRaggiungeva la massima espressioneNell’amore per il suo soffice gattoneSua unica incondizionata totale passione Guardalo su YOUTUBE
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Sotto la tenda
Sotto la tenda di velo ricamataLa bimba raccontava la storia di una fataAl gattino che la stava ad ascoltareRapito e tutt’orecchi senza miagolareNella casa buia silenziosa e addormentata
Gatto in autostrada
Come un gatto in autostradaSi buttava senza guardare dove andavaGià il semplice vivere alla giornataEra decisamente fuori dalla sua portataPer descriverlo insensatezza era la parola adeguata
Cogito ergo sum
In astratto sembrava solo un gattoMangiare dormire e fare il mattoMa quando stava immobile a pensareMeditando per ore senza parlareChi può dire dove andasse a parare
Gatto salvavita
Il fumo denso che filtrava dalla cucina Aveva spaventato la vispa gattina Non sapendo bene come allarmareLa padrona impegnata a telefonare Con un balzo spalanco’ la porta di cucina
Il gatto leopardo
Seppur sospettato di molti misfatti Si atteggiava al più innocente dei gatti Con la pelliccia maculata da leopardo Si guardava bene dall’andare al lardo Come il proverbiale gatto infingardo
L’assoluto
Di notte tutti i gatti sono bigi Di giorno solo i bigi sono bigiCosa desumere dalla dotta asserzione?Che è ingannevole la nostra percezioneMeglio astenersi da perentorie affermazioni
Il gatto dei miei stivali
Non è detto che fare un esame in teleconferenza Debba essere per forza una mala esperienza Se il gatto o un bimbo fa la sua apparizione Proprio nel mezzo di un’ostica interrogazione Puoi cavartela approfittando della confusione
Felicità
Fra tutti i conoscenti parenti e amici Voleva scoprire e imitare i più felici La sua indagine lo portò alla conclusione Che il più beato di tutti era il suo micetto Ma cacciare topi non era un suo diletto
Impietrito
Non potendo farsi trasparentePer non farsi notare per niente Finse di essere una colonna di pietraImmobile e teso come una corda di cetraSenza neppure respirare in attesa paziente
Sano come un pesce
Escluso il gomito della lavandaia Di sintomi ne avvertiva a centinaia Ma a tutti taceva il suo batticuore Per non provocare inutile dolore Neppure al più superficiale osservatore