IL MULO

Insistente e fastidioso come un insettoRibadiva all’ infinito lo stesso concettoNel rifiutare l’altrui fondata opinioneSenza neppure ascoltarla e senza ragioneEra diventato in assoluto un vero campione

RAMARRI

Lucertole e ramarri dalle rocce assolateSbucavano impavide quasi sfrontateAvide di birra fresca più che assetateSi buttavano sulle gocce da noi apprestatePer godere della loro compagnia interessata

CONTEZZA

Ostentava la virtù di una madre badessaE una altera noncuranza da principessaDi origini oscure e del tutto ignoteFingeva un lignaggio nobile e remotoI ragazzi per dileggio la chiamavano CONTEZZA

MEDEA

Senza briglie né morso né sellaEra selvaggia ribelle molto bellaNessuno la poteva avvicinareSenza il rischio di farsi sbranareMa valeva la pena di tentare

MANDARINI

Con sapienza e un occhio astuto ai mercatiHanno selezionato dei frutti dolci e profumatiCon la buccia sottile edibile e senza semiMaturano tardi quando gli aranci sono agli estremiE vengono abbandonati anche dei golosi più appassionati

L’ARABO

Quando andavo al galoppatoio a cavallo da bambinoMontavo un cavallo grande e uno piccolinoIl piccolo era un arabo bizzoso e dispettosoChe per grattarsi la schiena sul terreno arenosoMi disarcionava in modo deliberato e astioso

IN CODA

Quando in montagna ci avventuravamo per sentieriIl mio cane mi accompagnava molto volentieriMi precedeva correva poi mi raggiungeva e abbaiavaMa quando il sentiero diventava ripido e faticoso si accodavaE il festoso dispendio di energie abbandonava

SOTTOSOPRA

Sottosopra completamente ribaltatoCome un pipistrello addormentatoGuardava il gatto che si avvicinavaE da vicino insospettito lo studiavaQuando sotto un mobile vide le chiavi smarrite

BASSA MAREA

Della marea bassa nel piccolo portoLe barche con un ormeggio troppo cortoPrive di dignità giacevano sul fondoSecco sterile fangoso e immondoAttendendo le onde per riprendere a ballareQuando la marea alta le tornasse ad accarezzare

DOGSITTER

Sotto i cedri monumentali dei giardiniPascolava una piccola mandria di cagnoliniCiascuno di loro autonomo si muovevaIgnorando i compagni del gruppo a cui appartenevaE la paziente ragazza che al guinzaglio li teneva

ANITA

Con la libertà che solo i sogni possono dareDa un albergo mi ritrovai sulla coperta di una naveDove un un’attrice in passato bella e famosaConversava con me gentilmente quasi affettuosaInterrotti da un grillo lucente con un verso imperioso

BRAVA MASSAIA

Il suo orizzonte era molto limitatoLavava i piatti e faceva il bucatoI figli alla scuola elementareIl marito tutto il giorno a lavorareControvoglia cominciò a sbevazzare