Lana caprina

5
(1)
Per occuparsi esclusivamente di questioni di lana caprina, aveva dovuto sudarsi due lauree in casa e un master all’estero. Definirlo un avvocato mancato era sicuramente riduttivo, ma definirlo in altro modo più pertinente era ancora più difficile. Fin da ragazzo si era sempre disinteressato alle questioni che accendevano dibattiti o addirittura risse fra i suoi coetanei, mentre s’intrometteva volentieri, seppure in modo molto pacato e sommesso, quando incautamente i suoi amici sfioravano questioni marginali. Era pre-galileano, oltretutto, al punto da perdere improvvisamente interesse ad un argomento, quando gli altri cercavano di risolvere i dubbi per via sperimentale o, quanto meno, cercavano di addurre prove inconfutabili e tangibili.
Era il tipo, insomma, che avrebbe voluto intrattenersi in modo esclusivamente teorico su problemi astratti, possibilmente irrilevanti, agli occhi dei più.
Per esempio: gli abitanti dell’emisfero boreale, se destrimani, peleranno le mele girando attorno al frutto nella direzione opposta ai destrimani dell’emisfero australe?
Gli orsi, durante il letargo sognano, o il sonno letargico li porta ad una inconsapevolezza maggiore di quella raggiunta durante il normale, breve sonno notturno estivo.

L’idea di chiedere direttamente ad un orso, non lo sfiorava neppure, ma non per le oggettive difficoltà di porre domande e ricevere chiare risposte. In ogni caso, avrebbe preferito elaborare una tesi fondata su ipotesi e deduzioni concatenate in un groviglio di enunciazioni e contro-deduzioni che nessuno avrebbe potuto seguire per più di qualche minuto, anche se ne avesse avuta la pazienza.
Con la sicura competenza in inglese, arabo e cinese, oltre che nella lingua madre, non era riuscito a trovare uno sbocco professionale adeguato e soltanto abbassando, un gradino alla volta, le sue pretese, aveva finalmente trovato un impiego stabile. Serviva le minestre calde, in piedi dietro al bancone di un confortevole self-service, battuto da turisti di ogni parte del mondo, accontentandosi di chiedere in più lingue e con molto garbo: “Gradisce il formaggio, signore?”.
Le ragioni teoriche che inducevano la numerosa ed eterogenea massa di clienti a propendere per il sì o per il no si erano rivelate così imprevedibili e complesse che continuavano, da anni, ad impegnarlo appassionatamente nell’elaborazione di una teoria esplicativa e, probabilmente, avrebbe potuto almanaccare per il resto della vita senza rischiare di trovare una banale risposta definitiva.
Habeat corpus.

Valuta questo testo

Risultato

Non ci sono ancora valutazioni