Bici e tricicli dell’ottocento

0
(0)

Da piccolo, ricordo che mi divertiva moltissimo uno sketc di Carlo Dapporto sul meccanico della Bianchi che assisteva Fausto Coppi, il “campionissimo” in un’epoca in cui il ciclismo era altrettanto popolare del football oggi. “Mi sun Pinella, meccanico della Bianchi. La bicicletta, la parte più importante è il cambio: fili non fili son trentasei pessi…” questo era l’attacco in un piemontese strascicato quale mi pare di ricordare a cinquant’anni di distanza. La Bianchi verdina con cui Coppi, (assistito da Pinella e dal massaggiatore cieco Biagio Cavanna, anche lui piemontese) vinse il giro d’Italia nel 1953 è tuttora esposta nel museo della scienza di Milano e quel particolare colore è rimasto, da allora, il colore delle Bianchi. Anche in famiglia ne abbiamo avuta una; era della misura adatta ai miei figli quando avevano 9/10 anni.

Sull’argomento biciclette ritornerò. Per oggi chiudo con un album (in formato pdf) di rare bici storiche cominciando da quella realizzata partendo da uno schizzo di Leonardo (1490) contenuto nel Codice atlantico seguito da una serie di foto del museo americano Owls Head Transportation Museum. L’ultima foto dell’album raffigura una bici da donna che è quasi identica a quelle che si possono comperare oggi in un negozio. Ma l’evoluzione continua…

Valuta questo testo

Risultato

Non ci sono ancora valutazioni