Apelle

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Campaspe

    • Apollo figlio d’Apelle fece una palla di pollo… com’è la storiella?
    • … Apelle figlio d’Apollo. L’umano figlio del dio, ti sembra?
    • Giusto, giusto; divinità figlie di uomini non stuzzicano l’immaginazione come il contrario. A parte il superbabbo solare cosa sappiamo del curriculum di Apelle?
    • Storie e leggende ce ne sono diverse; Plinio il vecchio è la fonte principale.
      Che era un pittore greco famosissimo alla corte di Alessandro magno te lo ricordi?
    • Sì certo, ma come è la battutaccia con il calzolaio?
    • E’ riferita da Plinio, appunto. Pare che ad Apelle piacesse ascoltare i commenti dei passanti, nascondendosi dietro il suo ultimo quadro, esposto all’ingresso della sua bottega…
    • … e il calzolaio criticò i calzari…
    • … e Apelle accolse la giusta critica e di notte aggiustò l’errore, ma quando il calzolaio, inorgoglito dall’essere stato ascoltato, si mise a criticare anche i piedi e il resto…
    • … ecco, ecco, m’è tornato in mente. Gli disse: “Ciccio, non t’allargare!”
    • Infatti, la traduzione di Plinio dal greco in romanesco è: “Sutor, ne ultra crepidam!”
    • Chissà poi perché gli hanno appiccicato addosso la storia che avrebbe fatto una palla di pelle di pollo? Non era nemmeno uno scultore o un cuoco. Come è lo scioglilingua, te lo ricordi tutto?
    • “Apelle figlio d’Apollo
      fece una palla di pelle di pollo.
      Tutti i pesci vennero a galla
      a mangiare la palla di pelle di pollo
      fatta da Apelle
      figlio di Apollo.”
    • Bravo, la prossima volta invece di tirare del pane secco ai pesci del macero, voglio provare con una palla d’Apelle e vedere se vengono proprio a galla come fanno con il pane.
    • Chi l’pol dir?
Nell’immagine, Campaspe che si spoglia davanti ad Apelle – Cour Carrée del Louvre 

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