Cairo. La “città dei morti”

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La “città dei morti” occupa una enorme estensione a est della città ed è ancora oggi il segno del rapporto quotidiano tra vivi e morti che segna la storia dell'Egitto dall'età dei faraoni. E' punteggiata di cupole e minareti; le tombe piu' ricche sono dell'ultima dinastia dei Mamelucchi (dal 1382 in poi) e sono chiamate “tombe dei califfi” (anche se i califfi non c'entrano, essendo stati sepolti nella zona dell'attuale bazar di Khan el-Kalili). Nelle tombe povere il defunto veniva posto a diversi metri di profondità, la sabbia lo consumava rapidamente permettendo altre numerose sepolture. Si notano anche povere costruzione, che sono servite da abitazioni in ogni circostanza (per es. la crisi di Suez nel 1967) in cui c'era improvvisa necessità di alloggi.