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COSMICI, MISITICI E ATEI. IL RAPPORTO CON LA MORTE

     Questa sezione analizza la formazione dei personaggi seguendo l'evoluzione che subisce il loro atteggiamento nei confronti della morte. La morte - immagine per eccellenza dell'ignoto, dell'inconoscibile, dell'alterità - è  così il fulcro di una serie di considerazioni che riprendono le conclusioni cui conduce lo studio dell'ambientazione e dell'uso del linguaggio sviluppandolein mode coerente e definitivo. L'evoluzione dei personaggi asume quindi un significato di carattere più generale e permette di cogliere il complesso valore che l'autrice attribuisce alla formazione cui i  protagonisti di Possession vanno incontro.

     All'inzio della romanzo, i personaggi degli studiosi vivono in un sorta di simbiosi con le figure del passato di cui rifiutano di riconoscere l'estraneità e la morte. Cercando di offuscare le barriere che li dividono da quel mondo remoto, creano una realtà senza tempo in cui passato e presente, vita e morte coinicidano.  A questo atteggiamento si affianca quello di Ash, che rappresenta agli occhi dei suoi studiosi, una possibilità di superare la morte, di non vederne la dimensione tragica ed ignota, facendone al contrario una fase dell'eterno ciclo del divenire universale. Nel corso della vicenda, entrambi questi atteggiamenti mostrano però una componente illusoria che spinge i protagonisti ad un rapporto con la morte che non cada in rassicuranti misticismi, ma accetti la fondamentale alterità, ed estrenaità della realtà.

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