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La marmellata "conserva": eufemizzazione della morte.

     I libri stessi, oggetti naturalmente inanimati, qui sembrano prender vita e diventare quasi umani. I libro nel quale Roland trova le lettere di Ash viene infatti descritto come un uomo vecchio, gobbo rugoso, e fasciato, come mostrano le seguenti parole: "The book was thick and black and covered with dust. Its boards were bowed and creaking; it had been maltreated in its own time. Its spine was missing, or rather protruded from amongst the leaves. It was bandaged about and about with dirty tipe, tied in a neat bow" (P.1) ("Il libro era spesso e nero e coperto di polvere. La copertina era grinzosa; doveva essere stato maltrattato ai suoi tempi. La costola non c'era più, o meglio sporgeva tra i fogli come un segnalibro voluminoso. Un nastro bianco sporco, legato con un bel fiocco, avvolgeva più volte il volume" (Poss. 5). Non solo il libro viene antropomorfizzato, ma addirittura sembra tornare alla vita, quasi miracolosamente resuscitato. Così descrive la scena il narratore: "Whilst he (the librarian) was gone, the dead leaves continued a kind of rustling and shifting, enlivened by the release" (P.3) (Durante la sua (del bibliotecario) assenza quei fogli morti continuavano una sorta di brusio e fruscio, tornati alla vita dopo esser stati liberati") (Poss. 7)

D LONDON LIB (CREA LINK)