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Giardini e gabbie d'oro: ovvero l'ambientazione

     In questa sezione ho analizzato la formazione dei personaggi dal punto di vista dei diversi rapporti che instaurano con i luoghi in cui vivono. Nel romanzo Possession, infatti, le descrizioni dei luoghi nei quali si svolge l'azione assumono un ruolo centrale: non si tratta solo di brevi annotazioni di contorno, ma di brani significativi per estensione e dovizia di particolari, e soprattutto per il ruolo determinante che assumono rispetto alla caratterizzazione dei personaggi. Ho così individuato tre tiplogie fondamentali.

A. Giardini

     Il termine "giardini" ha indicato metaforicamente il rapporto di serena comunione ed adesione alla natura che caratterizza il personaggio del poeta Randolph Henry Ash. Le baie, le spiagge, i parchi, i boschi che A.S.Byatt descrive minuziosamente in poesie e lettere, sono gli spazi della libertà e della creatività che costituiscono l'ambientazione privilegiata di questo personaggio.

B. Gabbie d'oro

     Accanto a questi paesaggi naturali, A.S.Byatt descrive luoghi angusti e protettivi con i quali i personggi instaurano un rapporto quasi simbiotico e di identificazione. Opprimenti biblioteche, abitazioni piccole o fortificate costituiscono gli ambienti con i quali i personaggi, almeno per gran parte del romanzo, hanno un rapporto ambivelante che li vede al tempo stesso prigionieri ed ospiti volontari. E' questo il paradosso che ho indicato con l'espressione "gabbie d'oro", e cui il personaggio di Maud, nelle seguenti parole, fa esplicitamente riferimento:

"I wrote a paper on (...) women's imagination of space. Marginal Beings and Liminal Poetry. About agoraphobia and claustrophobia and the paradoxical desire to be let out into unconfined space (...)and at the same time to be closed into (...) impenetrable spaces" (P. 54)

("Ho scritto un breve saggio sulle fantasie di spazio delle donne (...), Esseri Marginali e Poesia Liminale. Sull'agorafobia e la claustrofobia e il desiderio paradossale di essere lasciate in spazi sconfinati (...), e allo stesso tempo di essere rinchiuse in spazi (...)impenetrabili.") (Poss. 57)

C. Vagabondi

     Per gran parte del romanzo queste due opposte ambientazioni cosituiscono i poli di attrazione tra i quali si muovono i personaggi. Questo accade inizialmente anche ai due protagonisti Roland e Maud, i quali, tuttavia, nel corso della vicenda subiscono un processo di formazione al termine del quale riconoscono l'inadeguatezza di entrambi questi modelli. Il rapporto di fusione ed originaria armonia con l'universo che caratterizzava Ash, e cui avevano aspirato inizialmente, appare alla fine del romanzo intaccato da una componenete illusoria che lo rende un modello inadeguato alla consapevolezza moderna della precarietà ed estraneità dell'uomo alla natura. Allo stesso modo anche la ricerca di sicurezza in luoghi protettivi si è mostrata ai loro occhi sempre più illusoria, relengando i personaggi ad uno stato di prigionia volontaria. Alla conclusione del romanzo, i personaggi devono quindi rinunciare ad ogni rapporto privilegiato con gli spazi in cui vivono, per acettarne al contrario l'essenziale estraneità.

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