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Le abitazioni:    

     Le abitazioni, al pari delle bilioteche, sono luoghi che combinano aspetti contrastanti: sono infatti ripari protettivi e prigioni opprimenti allo stesso tempo. Come le biblioteche presentano spesso strutture in vetro che si frappongono tra l'interno e l'esterno costituendo così un filtro, seppure trasparente, tra  i personaggi e la realtà che li circonda. Al contrario delle biblioteche che ospitano persone di entrambi i sessi, le dimore appartengono esclusivamente a donne, ad eccezione della casa degli Ash di cui comunque Ellen è la responsabile, e dell'appartamento di Roland e Val.

     Le donne che vi abitano hanno nei confronti dello spazio che le contiene lo stesso rapporto simbiotico che gli studiosi hanno con le biblioteche in cui lavorano. La prigionia femminile è però più radicale rispetto a quella maschile; lo dimostra il fatto che gli uomini, che comunque hanno mantenuto una minima possibilità di movimento, vengono percepiti dalle donne come invasori e predatori, nel momento in cui entrano nelle loro case. Questo è per esempio il sentimento di Blanche Glover nei confronti di Ash quando la sua relazione con Christabel si fa più esplicita. La maggiore chiusura di questi ambienti è anche confermata dalla presenza ricorrente di torri e torrioni: sia Maud che Christabel, o sua cugina Sabine vivono infatti in edifici i cui grossi muri le proteggono dal mondo esterno e la cui altezza le separa e le allontana da terra.

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