I luoghi

In Gibson la citazione dei luoghi nei quali si muovono i suoi personaggi ha un sapore evocativo, funzionale alla creazione dell'atmosfera che sottende l'intero racconto. L'apparente realismo non serve mai a connotare un luogo preciso con particolari puntuali ed utili a ricostruire gli spostamenti dei personaggi. Anche i luoghi reali sonno trattati alla stregua di quelli immaginari. Nel romanzo Neuoromante, lo Sprawl - un immaginario tessuto urbano costiero da Boston ad Atlanta - o le isole spaziali di Zion o Freeside sono descritte o menzionate alla stregua di Parigi o Istambul.

Il nome di una strada, di un quartiere o di una intera città si equivalgono. Agli uni e agli altri è affidato il solo compito di evocare un mondo ed una socità omologati dalla stesso squallore diffuso, da un degrado planetario ormai privo di connotazioni geografiche o storiche.

I luoghi decontestualizzati ed elencati qui sotto sono disposti nello stesso ordine in cui appaiono nel racconto.

Singapore; Parigi; Narita International (aeroporto); Yokohama; Tokyo; Amsterdam ( piazza Dam ); Marrakech; spiaggia di Kamakura; Berlino; il grigio cielo renano; L'Europa era un museo morto; Orly; Vienna, in una tranquilla traversa della Singerstrasse; Naritail; Ginza; Medina; Djemaa-el-Fta; Shìnjuku


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