Vecchie foto di Carpi

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La grande casa della famiglia di mia madre in via San Francesco a Carpi (nella foto, la seconda a sinistra con i tre comignoli) era la meta dei miei primi giorni di vacanza. Venendo dalla città, “il paese” mi sembrava straordinariamente tranquillo; si poteva giocare a ping-pong nel grande cortile interno, ma anche uscirsene in bicicletta per le strade acciotolate o, addirittura andare fino al podere di Fossoli da cui tornare al tramonto, lungo l’argine del canale, con un fiasco di latte appena munto e con le albicocche, le ciliege, l’uva o i pomodori, ancora caldi di sole.
In tasca sempre la fionda, un temperino, qualche pezzo di spago e un po di fil di ferro per ogni emergenza. Lo scotch non era ancora stato inventato; la televisione non c’era ancora e la plastica non aveva ancora fatto il suo ingresso trionfale.

Nel piccolo album “Vecchie foto di Carpi” ho raccolto e rielaborato alcune immagini, già presenti sul WEB, di un’epoca ancora precedente, benché i carri dalle alte ruote appartengano anche alla mia infanzia, ma non certo il bastione delle mura. Il truciolo era ormai nella sua fase calante, in attesa di essere sostituito, a breve, dalla manifattura dispersa e dalle fabbriche di maglieria che arricchirono la città nei decenni successivi. Immutabile il Castello e i portici che lo fronteggiano nella immensa piazza: una dell più grandi del nostro Paese.

Sul truciolo vedi anche il racconto “In punto”

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