Principesse cercansi

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Regina di SabaNelle favole i rospi erano dei simpaticoni parlanti, ma dall’aspetto un po’ repellente, che incoraggiavano le principesse a baciarli per divenire immancabilmente bellissimi principi. La vicende si concludeva con un sontuoso matrimonio e, in seguito, i due sposi “vissero felici e contenti”.

Quando una settantina di anni fa i coltivatori australiani di canna da zucchero introdussero nel Queensland dei poderosi rospi importati dall’America meridionale non si aspettavano forse matrimoni principeschi, ma almeno un sollievo dagli insetti infestanti le loro piantagioni. E così fu, in effetti.

Il Bufo marinus, così si chiama il muscoloso rospo capace di pesare fino a due chili, è in grado di avvelenare e uccidere in pochi minuti non solo insetti o piccole prede come lucertole, serpentelli e uccelli acquatici, ma perfino coccodrilli e dingo. Ma come già accadde per altre specie importate dall’uomo in Australia, ha trovato un habitat talmente favorevole e privo di antagonisti naturali da svilupparsi oltre ogni attesa e diffondersi senza controllo in aree sempre più vaste. Come i conigli in passato, è diventato un autentico incubo, insomma.

rospoI naturalisti che stanno tentando di correre ai ripari hanno scoperto che l’anfibio velenoso ha sviluppato zampe sempre più lunghe che gli permettono di spostarsi cinque volte più velocemente dei suoi antenati americani, importati nel 1935. Gli attuali rosponi da battaglia sono in grado di espandersi alla velocità di 55 chilometri all’anno, lasciando dietro di se una scia di morti avvelenati, peggio di una regina rinascimentale.

Gli scienziati non sanno che pesci pigliare; curiosamente nessuno di loro ha pensato d’ importare dall’Europa un congruo numero di principesse disposte a baciare i rospi e a trasformarli in principi. Forse temono una sovrapopolazione principesca fra un paio di secoli.

Per saperne di più, leggi l’articolo sulle BBC news.

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