Pentole e coperchi

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  • Il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi”. L’hai mai sentita questa?
  • Sì, di solito piazzata al termine di una storia in cui una soperchieria, alla fine, veniva a galla ed il malandrino che credeva di averla fatta franca, veniva scoperto.
  • Appunto, il diavolo-malandrino non aveva saputo tenere coperta la sua malefatta perché non aveva saputo fare il coperchio alla pentola che avrebbe dovuto tenerla nascosta.
  • E allora?
  • Mi domandavo chi faceva i coperchi. Il diavolo no, come abbiamo saputo, ma non conosco nessun detto popolare che colmi la lacuna.
  • Se in fretta in fretta vuoi far l’acqua bollire, l’angelo del coperchio devi fare venire.
  • Mai sentita. Quindi sarebbero gli angeli gli artefici e distributori dei coperchi, secondo te?
  • Per forza: demoni pentolari, angeli coperchiari. Rispettare le gerarchie e le funzioni in cielo e in terra. Gli uomini di buona volontà, il sudore della fronte, prima che il gallo canti tre volte ecc. Vorrai mica scherzare?
  • Sarà, ma per non sapere né leggere né scrivere, io uso un bollitore elettrico monoblocco: niente pentola né coperchio…
  • … e ci scommetto che non hai nemmeno una gatta che va tanto al lardo…
  • … neanche il lardo. Era buono, però, con il suo strato di sale sopra, ricordi?
  • Altroché, in qualche trattoria lo servono ancora con le crescentine, ma è diventato una raffinatezza.
  • Come le pentole a pressione con il coperchio incorporato a valvole che nessun diavolo potrà mai scordare.
  • Non c’è più religione.
Inferno

L’immagine è un particolare del dipinto del 1435 “Paradiso e inferno” del pittore bolognese Maestro dell’Avicenna.
Si trova nella Pinacoteca nazionale di Bologna

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