Fiera del cioccolato

Da oggi si è riaperta al pubblico la Fiera del cioccolato a Bologna. Le pagodine bianche degli stand, questa volta, sono state distribuite su alcune strade del cuore della città, oltreché in piazza Maggiore, per evitare l’eccessivo affollamento che si era verificato negli scorsi anni. La cioccolata piace a molti, come sappiamo, e una fiera tutta dedicata alle delizie che i maestri cioccolatieri di tutta Italia riescono a fare si è rivelata una bomba: un successo che aumenta ogni anno. La gente si affolla e pare proprio spassarsela “a bocca piena”. Ho scattato un po’ di foto che ho messo su Flickr e potrai vederle comodamente cliccando qui o sulla foto qui sotto

cioccolato

Foto scattata a Bologna il 25 novembre 2010 durante l’annuale Fiera del cioccolato

Soli come cani

Non avevano alcuna voce in capitolo. Era come se parlassero un’altra lingua. Tirare a indovinare li aveva lasciati a bocca asciutta. Non avevano più frecce al loro arco, benché fossero cacciatori nati e sputati. Sul far della sera sapevano di non potere contare troppo vista la loro umile origine. Non avevano sufficiente larghezza di vedute per i tempi che corrono. Si lasciavano andare come se ogni istante fosse l’ultimo della loro vita. Avevano fatto del minimalismo una bandiera ed erano strutturalmente inadeguati per fronteggiare un mondo in continua evoluzione che non lascia più spazio ai deboli. Guardavano al futuro, ma non ne scorgevano l’orizzonte. Neppure la tecnica del mordi e fuggi, praticata  con insistenza e con un vero talento naturale, aveva dato i frutti sperati.  Cacciati perfino dalle chiese si erano ridotti a vivere in un canile. Che razza di animali! Erano soli come cani. Di tanto in tanto abbaiavano con toccante naturalezza, questo sì.

Foto scattata a Cortona il 26 maggio 2001

Caratteri spigolosi

Caratteri …spigolosi

Foto scattata il 26 settembre 2010 durante “Artelibro” nel palazzo di Re Enzo a Bologna


In fila

 in fila per cinque col resto di due

Foto scattata il 14 novembre 2010 alle 14 e 10 nei pressi del Beaubourg a Paris

Comignoli parigini

… nei cieli bigi guardo fumar dai mille comignoli Parigi

Foto scattata il 5 novembre 2010 alle 18 e 10 dalla finestra del bagno di casa a Paris

Défenseur du temps

Da anni, nel brevissimo tragitto per tornare a casa dalla piazza del Beaubourg, per evitare in parte il rumore del traffico di rue Beauborg, percorriamo una scorciatoia che attraversa il Passage de l’Horloge. Inevitabile dare un’occhiata al grosso manufatto metallico, collocato a tre metri d’altezza, che dà il nome al passage.
Si tratta di un orolgio meccanico animato che, allo scoccare delle ore, mette in moto le allarmanti figure dorate che lo compongono, ma non funziona mai: problemi di manutenzione? La novità è che, di recente, sotto l’enorme complesso bronzeo, anchilosato e immobile da anni, hanno piazzato un esplicito cartello “en panne” che risparmia la delusione agli speranzosi passanti che si fermavano a becco in su, in attesa di vedere il mostro mettersi in movimento allo scoccare dell’ora.
Spero che, prima o poi, tolgano il cartello e rimettano in funzione l’orologio: chissà cosa combinano “i difensori del tempo”, quando potranno finalmente scatenarsi come facevano in gioventù?

Passage de l'Horloge
Foto scattata a Parigi il 1 novembre 2010 nel Passage de l’Horloge a Paris
L’automa “Défenseur du temps” (1979) è di Jacques Monestier

Porno-zucche

dom 14 novembre 2010  

Foto scattata il 30 ottobre 2010 al Marché des enfants rouges, nel Marais di Paris

Biblioteca di San Giorgio

mer 27 ottobre 2010
Durante una passeggiata in centro questa mattina, camminando lungo via Nazario Sauro che ho percorso per anni andando a scuola al liceo Minghetti, ci siamo imbattuti nella ex-chiesa di San Giorgio (fine ‘500) nuovamente restaurata. L’ultima volta che ci eravamo andati molti anni fa avevamo ascoltato dei madrigali, durante una serata organizzata per ex-minghettiani, allora aveva ancora l’aria di una chiesa sconsacrata. Oggi, invece, l’abbiamo ritrovata trasformata in biblioteca, una bella biblioteca sobria, elegante, silenziosa: un luogo civilissimo e gradevole dove abbiamo trascorso una piacevole mezz’oretta passeggiando fra le navate e sfogliando un libro del ‘700 sulla storia di Ravenna. Siamo riusciti a trovarlo in una elegante scansia nella navata centrale con l’aiuto del catalogo on-line, consultabile confortevolmente in una cappella laterale. Nel silenzio e alla luce del sole che filtrava dalle alte finestre alcuni ragazzi studiavano tranquillamente. La biliotecaria, gentile e discreta, ci ha consigliato di lasciare il libro sul tavolo prima di uscire.
Gran bel posto.
Con il telefonino ho scattato alcune foto che ho organizzato in forma di presentazione che puoi saricare poi vedere cliccando qui o sulla foto qui sotto.

Ohmmm…

mar 26 ottobre 2010

 

La solerte meditatrice che ripete il suo mantra Ohmmm… è l’ingrandimento ottenuto com SmillaEnlarger partendo da una piccola immagine trovata in rete con Google Immagini e riprodotta qui sotto:
Come si vede, il programmino, del tutto gratuito e di uso molto semplice ed intuitivo, consente di ottenere ingrandimenti di buona qualità da piccoli originali pescati in rete o di piccole porzioni ritagliate da immagini grandi. SmillaEnlarger.exe non richiede installazione e, quindi, può essere usato anche da una pennina USB, dopo avere decompresso in una cartella il file SmillaEnlarger-v0.8.5.zip scaricato dalla rete qui.
Mi è sembrato che valesse la pena di segnalarlo ai cari lettori del mio blog.

Bau bau… andiamo?

mar 19 ottobre 2010

Foto scattata con il telefonino in via Clavature a Bologna

Crisi d’identità

lun 18 ottobre 2010

 

Foto scattata con il telefonino di fronte ad un gelataio, all’inizio di via Indipendenza a Bologna il 28 settembre 2010

Polpo all’aruspicina

lun 19 luglio 2010

Chiariamo subito che il polpo all’aruspicina non è una ricetta estiva di origine etrusca, alternativa alle seppie alla livornese e, soprattutto, non comporta la morte del polpo. Di cosa si tratta allora? Niente di più che della rivitalizzazione, per mezzo di un polipo vivo, dell’antica e prestigiosa arte divinatoria, praticata dagli aruspici etruschi per secoli, fino alla caduta dell’impero romano. L‘Ars Haruspicina consisteva nel predire il futuro esaminando le viscere, il fegato in particolare, di vittime sacrificali, in altre parole, di ammazzare degli animali ignari, squartarli ed esaminarne le frattaglie secondo complicatissime tabelle ben conosciute da autentici specialisti: gli aruspici, appunto, che dovevano essere etruschi e conscere la lingua dei loro padri con cui era stata definita l’arte aruspicina prima della conquista romana dell’Etruria, in modo da poter confezionare oracoli misteriosi e pronunciare incomprensibili maledizioni, in caso di bisogno.

E il polpo? Che ci azzecca con tutto questo il polpo, direbbe l’onorevole Di Pietro. Be’ parecchio, visto che dopo l’irreparabile scomparsa di autentici aruspici etrusco-parlanti ci si è dovuti ingegnare per cercarne un sostituto e qualcuno lo ha trovato con successo in un comune polipo che, vivendo in un acquario, e trasparentemente infilandosi in una scatola di sua libera scelta fra quelle disponibili fornisce un oracolo inequivocabile agl’interroganti, benché, ancora una volta, ne ignorino la lingua, ancora più misteriosa dell’antico etrusco.

Dopo i successi predittivi ottenuti nel corso della recente coppa del mondo calcistica, il polipo Paul (pescato nell’isola d’Elba e, quindi, etrusco) è ardentemente richiesto in Iraq dove, quattro mesi dopo le elezioni, gli eletti non riescono ad accordarsi sulla scelta del primo ministro, incaricato di formare il nuovo governo. Per uscire dall’empasse, basterebbe scrivere i nomi dei politici che si stanno contendendo la poltrona di primo ministro in piccoli contenitori di vetro e lasciare scegliere a Paul che non è né sciita, né sunnita, né curdo. Non rappresenta alcuna maggioranza, né minoranza e, soprattutto, non aspira ad avere alcuna poltrona per se o per i suoi amici.

O tempora, o mores!