Il blog di Kilpoldir? – Pagina 115 – Divagazioni su di un tema inesistente

Il barista

Un antipatico barista molto elegante
dall’aria supponente e scostante
presidiava la sua cruciale postazione
ronzando senza scopo dietro al bancone
come una falena intorno al lampione

L’aeroplanino

Se vuoi assicurargli un favoloso destino
Scrivi il tuo limerick sopra un aeroplanino
Con l’ala larga ben proporzionata
E la punta lunghissima ma calibrata
Poi affidalo al vento che arruffa il giardino

Indovinello: I tuoi li porgi…

I tuoi li porgi in modo diretto
di persona guardando il soggetto
solo quelli altrui li puoi portare
se qualcuno te li vuole affidare
ma in quel caso non te ne scordare

yoga

Indovinello: A dispetto della enorme dimensione

sab 11 febbraio 2012

A dispetto della enorme dimensione
vede meno di un occhio di calabrone
Volendo ancor meglio precisare
non è affatto in grado di guardare
Di cosa si tratta? Prova a indovinare

storm

La casa disabitata

La gelida casa svuotata
rimbomba per ogni pedata
dei quadri smontati dai muri
restano vuoti segni scuri
occhiaie spente di chi l’ha abitata

casa disabitata

La luce elettrica

Dice che basta girare un interruttore
per avere un istantaneo chiarore
ma quando poi la vorresti smorzare
soffia soffia non c’è niente da fare
Per ogni tecnologia c’è un fio da pagare

Indovinello: Sopportare pesi …

mer 08 febbraio 2012 Indovinello: Sopportare pesi …

Sopportare pesi senza un lamento
sembrerebbe il suo maggiore talento
Pur fornita di gambe robuste
non corre né salta come le locuste
Di questo indovinello qual è l’argomento

Bruegel

Fra il dire e il fare

Fra il dire e il fare
c’è di mezzo il mare
e puoi anche annegare
se non sai nuotare
e non impari a tacere

mare

Indovinello: Di materiale fragile…

Di materiale fragile e trasparente
mentre si svuota si riempie
Strumento obsoleto per misurare
resta un bell’oggetto da guardare
Di che strumento si può trattare?

Fra due guanciali

Dormire a pancia piena fra due guanciali
non è detto che generi sogni fenomenali
Battere i denti dentro un sacco a pelo
sferzati dal vento nel più crudele gelo
propizia fumanti miraggi di saporiti cinghiali

Un legno non fa fuoco

Un legno non fa fuoco
Due legni ne fan poco
Tre legni un fuocherello
Quattro legni un fuoco bello
Questo è quanto, ti par poco?

L’appuntamento

Rimbalzando per le scale come un pallone
con quattro salti raggiunse il portone
Prima di uscire ispezionò giacca e cravatta
poi controllò anche le scarpe e la patta
e si sentì pronto per una nuova missione

Un antipatico barista molto elegantedall’aria supponente e scostantepresidiava la sua cruciale postazioneronzando senza scopo dietro al banconecome una falena intorno al lampione

Se vuoi assicurargli un favoloso destinoScrivi il tuo limerick sopra un aeroplaninoCon l’ala larga ben proporzionataE la punta lunghissima ma calibrataPoi affidalo al vento che arruffa il giardino

I tuoi li porgi in modo direttodi persona guardando il soggettosolo quelli altrui li puoi portarese qualcuno te li vuole affidarema in quel caso non te ne scordare

A dispetto della enorme dimensionevede meno di un occhio di calabroneVolendo ancor meglio precisarenon è affatto in grado di guardareDi cosa si tratta? Prova a indovinare

La gelida casa svuotatarimbomba per ogni pedatadei quadri smontati dai murirestano vuoti segni scuriocchiaie spente di chi l’ha abitata

Dice che basta girare un interruttore per avere un istantaneo chiarore ma quando poi la vorresti smorzare soffia soffia non c’è niente da fare Per ogni tecnologia c’è un fio da pagare

Sopportare pesi senza un lamentosembrerebbe il suo maggiore talentoPur fornita di gambe robustenon corre né salta come le locusteDi questo indovinello qual è l’argomento

Fra il dire e il farec’è di mezzo il maree puoi anche annegarese non sai nuotare e non impari a tacere

Di materiale fragile e trasparentementre si svuota si riempieStrumento obsoleto per misurareresta un bell’oggetto da guardareDi che strumento si può trattare?

Dormire a pancia piena fra due guancialinon è detto che generi sogni fenomenaliBattere i denti dentro un sacco a pelosferzati dal vento nel più crudele gelopropizia fumanti miraggi di saporiti cinghiali

Un legno non fa fuocoDue legni ne fan pocoTre legni un fuocherelloQuattro legni un fuoco belloQuesto è quanto, ti par poco?

Rimbalzando per le scale come un pallonecon quattro salti raggiunse il portonePrima di uscire ispezionò giacca e cravattapoi controllò anche le scarpe e la pattae si sentì pronto per una nuova missione

Un antipatico barista molto elegante
dall’aria supponente e scostante
presidiava la sua cruciale postazione
ronzando senza scopo dietro al bancone
come una falena intorno al lampione

Se vuoi assicurargli un favoloso destino
Scrivi il tuo limerick sopra un aeroplanino
Con l’ala larga ben proporzionata
E la punta lunghissima ma calibrata
Poi affidalo al vento che arruffa il giardino

I tuoi li porgi in modo diretto
di persona guardando il soggetto
solo quelli altrui li puoi portare
se qualcuno te li vuole affidare
ma in quel caso non te ne scordare

A dispetto della enorme dimensione
vede meno di un occhio di calabrone
Volendo ancor meglio precisare
non è affatto in grado di guardare
Di cosa si tratta? Prova a indovinare

La gelida casa svuotata
rimbomba per ogni pedata
dei quadri smontati dai muri
restano vuoti segni scuri
occhiaie spente di chi l’ha abitata

Dice che basta girare un interruttore
per avere un istantaneo chiarore
ma quando poi la vorresti smorzare
soffia soffia non c’è niente da fare
Per ogni tecnologia c’è un fio da pagare

Sopportare pesi senza un lamento
sembrerebbe il suo maggiore talento
Pur fornita di gambe robuste
non corre né salta come le locuste
Di questo indovinello qual è l’argomento

Fra il dire e il fare
c’è di mezzo il mare
e puoi anche annegare
se non sai nuotare
e non impari a tacere

Di materiale fragile e trasparente
mentre si svuota si riempie
Strumento obsoleto per misurare
resta un bell’oggetto da guardare
Di che strumento si può trattare?

Dormire a pancia piena fra due guanciali
non è detto che generi sogni fenomenali
Battere i denti dentro un sacco a pelo
sferzati dal vento nel più crudele gelo
propizia fumanti miraggi di saporiti cinghiali

Un legno non fa fuoco
Due legni ne fan poco
Tre legni un fuocherello
Quattro legni un fuoco bello
Questo è quanto, ti par poco?

Rimbalzando per le scale come un pallone
con quattro salti raggiunse il portone
Prima di uscire ispezionò giacca e cravatta
poi controllò anche le scarpe e la patta
e si sentì pronto per una nuova missione