Gli asparagi sono un vegetaleDalla spiccata propensione verticaleCon una cuspide verde ornamentaleE un gambo tondo piuttosto banaleBelli da vedere e buoni da mangiare
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La Fede
Al tramezzino bianco slavatoPreferiva il toast sbruciacchiatoCome tutti gli uomini di FedeDiffidava di chiunque non credeNella religione del panino tostato
Il vaccino
Studia e studia hanno trovato un vaccinoChe individua stana e neutralizza il cretinoSi spruzza nell’aria al chiuso o in un giardinoE tacchete lo blocca proprio mentre fa il cretinoDando sollievo e pace al normale cittadino
La cuffia
Aveva inventato una cuffia a ultrasuoniChe lasciava passare solo suoni buoniIntercettava volgarità baccano e rumoreOstili e sgraditi al cervello e al cuoreRiplasmando per lui un mondo migliore
Incertezza
Sospeso fra la terra e il cieloCome il frutto acerbo di un meloAttendeva lo sviluppo degli eventiPer attuare azioni conseguentiE liberarsi da quel paralizzante gelo
Meine Frau
Alle sedie eleganti e a loro modo sobrie e leggerePreferisco la poltrona per tuffarmici a sedereNon è solo la sontuosa confortevole imponenzaA decretarne l’indiscussa assoluta preferenzaMa sono i soffici braccioli a farla prevalere
A piedi
Ormai certo di essere in ritardoSi fermò per allargare lo sguardoAlla ricerca di un mezzo di locomozioneChe lo portasse rapido a destinazioneMa neanche un cammello era a disposizione vedi anche su questo blog “L’ultimo treno”
Fake news
Fotocopiò una fotografiaPer paura che svanisse viaAveva saputo che certi fotoniSono più bizzarri degli stalloniChe galoppano liberi nella prateria
SUBITAM ET CELEREM
SUBITAM ET CELEREM era la morteChe Cesare sperava gli toccasse in sorteSenza falsa modestia mi vorrei associareAl grande Cesare almeno nel desiderareIl tipo di morte che mi vorrei augurareMa senza ventitré congiurati da reclutare vedi anche su questo blog “Idi di Marzo“
Linguaggi
Anche se parlava una lingua stranieraChi lo ascoltava quasi lo comprendevaCon i gesti e le espressioni faccialiSuppliva all’oscurità di consonanti e vocaliNon ci sono solo i linguaggi verbali
The commander
Senza essere né colto né intelligenteEra riuscito a diventare presidenteOstentava con sfrontata arroganzaLa sua crescente ottusa prepotenzaPer questo piaceva alla sua gente
Il retrovisore
Guardava alla storia nel retrovisoreAccelerando verso un futuro miglioreMa trascurando il passato da cui provenivaRischiava di mancare le mete che perseguivaSenza radici profonde la pianta non resta viva