Chi non sbadiglia in compagnia è un ladro e una spia

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gio. 31 luglio 2003

uahh!Chi non sbadiglia in compagnia è un ladro e una spia, potremmo dire parafrasando la nota frase che si usava da bambini quando, durante una scampagnata, ci si ritrovava a fare pipì tutti insieme ai margini di un campo di frumentone.

Benché alcuni studiosi tendano ad interpretare lo sbadiglio come una forma di lotta contro il sonno o un atto involontario per tenere desto il cervello, altri si soffermano soprattutto sulla caratteristica di ritrasmettersi rapidamente a tutti i componenti di un gruppo.

vedi: http://www.ilnuovo.it/nuovo/foglia/0,1007,185093,00.html

E’ noto che lo sbadiglio si attacca facilmente e secondo taluni studiosi gli immuni al contagio sarebbero individui con scarsa capacità di mettersi nei panni altrui.

Infatti, sbadigliare per imitazione o contagio potrebbe derivare dalla necessità dei nostri antenati di coordinare i periodi di attività e di riposo. “E’ importante che tutti i membri di un gruppo – sostiene lo studioso Ronald Baenninger, esperto di ricerche sugli sbadigli alla Temple University di Philadelphia – siano pronti a fare la stessa cosa in maniera contemporanea”.

Insomma, sbadigliare in compagnia è una prova di empatia verso i nostri compagni, non vergognamocene, quindi, e non cerchiamo di trattenerci, sbadigliando dimostriamo semplicemente la nostra adesione involontaria al gruppo.

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