Bora atterra yucca al primo round

4
(1)

Oggi, domenica 7 dicembre 2003, è arrivato l’inverno, qui a Bologna. Non è stata una sorpresa perché le previsioni del tempo l’avevano annunciato con esattezza e chiarissime spiegazioni, ma quando stamattina, scostando le tende, ho visto il vecchio gigante, un abete rosso molto ammalato, squassato dal vento e le poche foglie di tiglio rimaste in giro svolazzare a mezz’aria, mi sono reso conto che la bora era arrivata sul serio.

Uscito in terrazzo, adeguatamente incappottato, ho anche trovato la prima vittima del vento siberiano: la yucca giaceva a terra con il grosso vaso a pezzi, pur continuando ad inalberare orgogliosamente il suo sproporzionato e assurdo fiore, seppure in una ridicola posizione orizzontale.

Non è ancora stato deciso dalla sua mamma dove sarà collocata, dopo l’incidente che ha evidenziato la fragilità della passata collocazione, ma non mi dispiacerebbe se finisse nel giardino al mare, magari in un angolo: sono dieci anni che, quando la sfioro, mi fora le gambe e il sedere con le sue foglie lanceolate, spinose e iperdifensive.

Datti una calmata yucca, che nessuno qui ti vuole del male, eccetto il vento sul quale nulla hanno potuto le tue spine.

Valuta questo testo

Risultato

Non ci sono ancora valutazioni