ven. 10 ottobre 2003
- Base per altezza sarebbe una formula applicabile alla vita di tutti i giorni, secondo te?
- Preferirei anche che tu completassi la formula con un equo “diviso due”, se non ti dispiace.
- Certo, molto volentieri, il discorso diventa più acuto, più penetrante. Mi era sfuggito, scusa.
- Per risponderti seriamente, però dovrei pensarci. La quotidianità è dura da geometrizzare, ti pare?
- Infatti, mentre un singolo gesto eroico, se isolato, potrebbe sopportare anche un P greco R3, un sereno tran tran rappresenta sempre una meta ardua da raggiungere e, soprattutto, da mantenere.
- Del resto l’eroismo come rifugio e fuga è un topos.
- Non sapevo e da quanto tempo lo è diventatos?
- Dopo la battaglia di Maratona, credo. Battuti i persiani, per i reduci era duro riprendere la solita vita fra casa, piazza e caffè, racconta Erodono.
- Erodoto, forse.
- Giusto, è stata una stupida correzione del check speller che, poverino, è ignorante come una capra. Bisogna pensare che allora non c’era neppure la televisione, non che sia una presenza senza ombre.
- Tematica o generalista? Come la definiresti la televisione inesistente di quell’epoca?
- Non saprei, per i greci di allora forse sarebbe bastata l’assenza di un solo canale generalista, anche se mi rendo conto che è un discorso pericoloso quello in cui mi sto infilando, che potrebbe scivolare verso subdole forme di razzismo retrospettivo.
- Non scivolare e sfilati subito, allora. Tenere in casa una tigre da duecento chili, come fosse un gatto, solo perché è un felino mi sembra ancora più pericoloso, però.
- Hai una tigre in casa?
- No, neanche un gatto.
- Neanche io, del resto sarebbe un ben misero risultato dividere a metà la base per l’altezza di un gatto, anche senza tener conto delle difficoltà di una misurazione dal vivo, non troppo invasiva .
- E’ quello che penso anche io, la geometrizzazione del quotidiano non appaga. Non so bene il perché, però.
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L’edificio così acutamente triangolare della figura si trova a Berlino