Ad maiora

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Il tempo era buono e anche lo spazio.
Gli uccelli migratori e le balene avevano intrapreso il loro lungo viaggio seguendo le piste magnetiche celesti e oceaniche fino al raggiungimento della metà.
Le formiche, da parte loro, seguivano incessantemente piste chimiche in un andirivieni senza soste e ignaro di ostacoli e mutamenti accidentali.
I Sapiens Sapiens continuavano ad azzuffarsi e ad uccidersi vicendevolmente secondo il loro costume, distruggendo paesaggio, manufatti da loro stessi creati e quello che si trovava sui loro percorsi privi di un marcatore chimico o magnetico che li guidasse.
Buchi neri sempre più voraci deglutìvano incessantemente corpi celesti nella maglia vorace della loro attrazione fatale a milioni di anni luce da questo degradato frammento di materia in via di spopolamento ed estinzione.
Ad Maiora.

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